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Si allargano gli accertamenti sul grave incidente avvenuto il 19 agosto scorso a Porto San Giorgio nel campo da basket di via della Resistenza dove un canestro si è staccato da terra colpendo alla testa un ragazzo di 20 anni. Dopo l’incidente i militari sono tornati in via Vittorio Veneto mercoledì mattina prelevando atti e documenti che vanno indietro di vent’anni. Al momento vige il massimo riserbo sulle indagini ma stando a quanto trapela i carabinieri di Porto San Giorgio starebbero indagando in merito a ruoli, incarichi e mansioni. Quindi non soltanto sugli aspetti tecnici ma anche all’aspetto amministrativo attraverso ulteriori approfondimenti. Il canestro, il cui palo portante si è spezzato alla base, causando la caduta e il ferimento del ragazzo, era installato in un’area che non è formalmente riconosciuta come impianto sportivo, ma come uno spazio verde attrezzato per il gioco libero e accessibile in ogni momento. Al momento, non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati, ma la Procura sta valutando tutte le informazioni raccolte per capire se vi siano elementi sufficienti per avanzare delle accuse. Fondamentale sarà anche la testimonianza del ragazzo ferito, che al momento dell’incidente si trovava nel campetto insieme a un minorenne. La sua versione dei fatti, una volta che sarà in grado di fornirla, potrebbe essere determinante per chiarire le circostanze dell’accaduto. La comunità di Porto San Giorgio è ancora sotto shock per quanto successo, e l’incidente ha sollevato una serie di domande sulla sicurezza delle strutture pubbliche destinate ai giovani. Mentre si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini, l’area del campo da basket resta sotto sequestro.

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