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Dopo Foggia anche Pescara: a seguito della morte di un parente 40 persone, di etnia rom, hanno invaso i corridoi del reparto di oncologia gridando e insultando chiunque si trovassero davanti: porte divelte, tavoli ribaltati, suppellettili gettate a terra. Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha consentito di riportare la calma. Il fatto è avvenuto venerdì mattina all’ospedale.

"Dopo aver appreso la notizia delle violenze nel reparto di Oncologia all’ospedale di Pescara – scrive il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio - ho chiamato il direttore generale della Asl, Vero Michitelli, per esprimere la solidarietà a tutto il personale colpito da questo vergognoso assalto e successivamente ho parlato con il prefetto della provincia di Pescara, Flavio Ferdani, al quale ho chiesto un intervento forte e deciso perché vengano puniti i responsabili di quanto accaduto.

Gli autori di questo gesto totalmente ingiustificabile appartengono a un clan familiare ben noto alle autorità di pubblica sicurezza, i cui componenti non sono nuovi a questi atti di prepotenza e di violenza, in particolare nelle occasioni in cui qualcuno dei loro sodali accede al pronto soccorso. Questi gesti non possono e non devono restare impuniti" – conclude il governatore.

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