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Scanno, Abruzzo – 25 Settembre 2024 – Un episodio drammatico si è verificato nella frazione di Frattura, nel comune di Scanno, dove un cervo è stato ucciso da un orso dopo essere rimasto intrappolato all’interno di un orto. L’animale, probabilmente alla ricerca di cibo, aveva scavalcato la recinzione di un terreno agricolo, devastando parte del raccolto, ma non è riuscito a uscire dal recinto, rimanendo bloccato.

Nella stessa zona, da mesi, un orso marsicano è stato avvistato regolarmente, intento a cercare cibo tra le campagne circostanti. Durante la notte, l’orso ha intercettato il cervo intrappolato e lo ha attaccato, uccidendolo. Sul luogo sono intervenuti il servizio veterinario della Asl 1 per esaminare la carcassa e i carabinieri forestali di Alfedena per condurre i rilievi necessari.

Emergenza fauna selvatica: un delicato equilibrio da gestire

Questo incidente è solo l’ultimo di una serie di episodi che sottolineano la complessità della convivenza tra fauna selvatica e attività umane nelle aree interne dell’Abruzzo. La presenza di cervi e orsi, se da un lato rappresenta un segnale positivo per la biodiversità, dall’altro pone nuove sfide per gli abitanti della zona.

Nelle scorse settimane, la giunta regionale aveva approvato un controverso provvedimento per l’abbattimento di 460 cervi, ritenuti in eccesso rispetto alla capacità del territorio. Tuttavia, la decisione è stata impugnata da diverse associazioni animaliste davanti al Tar Abruzzo, scatenando un acceso dibattito pubblico.

Incursioni di orsi e il monitoraggio delle specie

Non è solo la popolazione dei cervi a creare difficoltà. Gli orsi marsicani, che abitano l’area del Parco del Sirente Velino, sono protagonisti di frequenti incursioni nei villaggi limitrofi. A Rovere, sull’Altopiano delle Rocche, è stata segnalata recentemente una quarta razzia di pollai, sempre attribuita a un esemplare di orso marsicano. Questi eventi sono al tempo stesso un segnale della vitalità della specie e una fonte di preoccupazione per gli abitanti.

Il delicato equilibrio tra la necessità di proteggere le specie selvatiche e la salvaguardia delle attività umane è al centro delle politiche di gestione ambientale. Se da un lato è fondamentale preservare la biodiversità, dall’altro è indispensabile attuare misure efficaci per prevenire danni alle colture e garantire la sicurezza delle persone.

Un impegno comune per la convivenza

Gli eventi come quello di Frattura ci ricordano quanto sia necessario un approccio equilibrato nella gestione della fauna selvatica. La convivenza tra uomo e animali selvatici richiede un impegno costante da parte delle istituzioni locali, delle associazioni e dei cittadini. Rafforzare le recinzioni, monitorare gli animali e promuovere la sensibilizzazione sono solo alcune delle misure che possono contribuire a ridurre i conflitti.

Come emittente locale, continueremo a seguire questi temi con attenzione, per fornire informazioni utili e promuovere soluzioni che permettano di preservare la ricca biodiversità dell’Abruzzo, senza compromettere le attività economiche e la qualità della vita delle comunità locali.

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