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ANCONA - I Carabinieri della Compagnia di Ancona e personale del Comando della Polizia Locale del capoluogo hanno arrestato in flagranza due 46enni residenti in provincia di Napoli, entrambi già noti alle Forze dell’ordine.
L’operazione è frutto del meticoloso e sistematico controllo del territorio posto in essere dall’Arma dei Carabinieri e da tutte le forze dell’ordine per contrastare il pernicioso fenomeno delle truffe in danno degli anziani che, seppure con minore incidenza, continua a mietere vittime soprattutto tra la popolazione ultraottantenne. Durante lo svolgimento di un servizio di prevenzione in abiti civili, l’attenzione dei militari della Sezione Operativa del Norm Carabinieri di Ancona si è concentrata su un’auto sospetta, con a bordo due soggetti sconosciuti che bazzicavano la zona di Torrette come se fossero in attesa di qualcosa. Il medesimo veicolo (un’autovettura a noleggio, come spesso accade in questi casi) aveva suscitato anche l’attenzione del personale della Polizia Locale, impegnato nel medesimo servizio preventivo.



Ne è scaturito un pedinamento discreto, durante il quale i due forestieri hanno improvvisamente fatto una sosta in via Tenna; uno dei due è quindi sceso dalla macchina e si è recato in un condominio, tornando poco dopo verso l’auto con passo frettoloso. A questo punto è scattata la rete delle forze dell’ordine che hanno bloccato i due sospettati prima che potessero dileguarsi.
A seguito di perquisizione sulla vettura sono stati rinvenuti vari monili in oro dei quali ovviamente i due non hanno saputo giustificare la provenienza. I successivi accertamenti hanno poi permesso di appurare che poco prima, con la solita telefonata, un uomo, spacciandosi per un Carabiniere, aveva convinto una anziana signora che suo figlio era stato arrestato per una rapina e che fosse pertanto necessario effettuare un’immediata verifica dei gioielli da lei posseduti per scagionarlo.
Subito dopo i due 46enni, come da copione, si erano immediatamente recati in casa della donna per prelevare l’oro e, approfittando dello smarrimento della signora, avevano quindi tentato di fuggire, trovando però sulla loro strada i veri Carabinieri e i colleghi della Polizia locale. I due arrestati sono stati quindi ristretti nelle celle di sicurezza della Tenenza dell’Arma di Falconara mentre la refurtiva, del valore di circa 15 mila euro, è stata interamente recuperata. Questa mattina il Tribunale di Ancona ha convalidato l’arresto, disponendo a carico dei due soggetti la misura degli arresti domiciliari con apposizione del braccialetto elettronico.
Anche in questo caso, come purtroppo spesso accade, la vittima della truffa ha subito il contraccolpo psicologico del raggiro, tanto da risultare doloroso per lei ripercorrere le fasi della telefonata, lo spavento provato per il familiare in difficoltà, l’arrivo in casa dello sconosciuto e il momento in cui ha preso coscienza di quanto realmente accadutole.
Tuttavia gli operatori delle forze dell’ordine sono preparati anche a sostenere le vittime di questi orribili reati, anche attraverso l’ascolto e l’empatia.
Come accaduto in quest’ultimo caso, in cui l’anziana signora fortunatamente ha potuto trovare il conforto dei militari dell’Arma e provare la gioia di riavere indietro i gioielli e i ricordi che le erano stati sottratti con un meschino pretesto.

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