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"Confermo l’arrivo del fascicolo trasmesso dalla procura ordinaria e, da questo momento, sulla gestione di questo procedimento deve scendere il silenzio". Così la procuratrice per i Minori, Cristina Tedeschini, interviene sul delicato caso di Leonardo, il 15enne che si è tolto la vita la scorsa settimana in una frazione di Senigallia (Ancona) con un colpo di pistola. Secondo quanto riportato dai genitori, il giovane era vittima di atti di bullismo a scuola.

La procuratrice ha spiegato che "un procedimento minorile è un procedimento dove l’obbligo di riservatezza è rafforzato dalla necessità di tutelare tutti i soggetti minori che possano essere coinvolti, siano essi testimoni o indagati". Ha poi aggiunto che "fino al momento in cui questo ufficio non dovesse trovarsi a compiere atti che richiedano la presenza di difensori, l’azione sarà assolutamente riservata e, di conseguenza, non potrà essere rilasciata alcun tipo di informazione".

Il suicidio del giovane Leonardo ha scosso profondamente la comunità e ha riacceso il dibattito sulla prevenzione del bullismo e sulla necessità di maggiori tutele per i minori.

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