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ANCONA - Si chiude definitivamente la vicenda del cittadino polacco che nell’agosto scorso è stato tratto in arresto per atti osceni in prossimità di minori. Lo stesso era già destinatario di un divieto di avvicinamento all’anziana madre a causa delle lesioni che qualche tempo addietro le aveva procurato. Dopo la convalida dell’arresto, il comunitario, destinatario della misura di sicurezza dell’espulsione dal territorio nazionale, è stato condotto in Questura e successivamente accompagnato presso il Cpr di Palazzo San Gervasio.
Alcuni giorni fa, l’Ufficio Immigrazione era venuto a conoscenza del fatto che l’uomo sarebbe stato dimesso dal centro di trattenimento per decorrenza dei termini. Da quel momento partivano le ricerche del soggetto pericoloso nonchè tutte le procedure amministrative volte a garantire il rimpatrio.
Il polacco veniva rintracciato presso la stazione ferroviaria di Lecce durante la notte tra mercoledì e giovedi. Il giorno successivo veniva condotto presso lo scalo aereo di Roma - Fiumicino, e rimpatriato con il volo della sera in direzione Versavia. Per la scorta è stato impiegato il dispositivo di sicurezza ministeriale. Si è trattato di un’operazione di polizia delicata, che aveva inizio ad agosto scorso e che ha visto un positivo esito grazie all’attività sinergica tra le Questure di Ancona, Lecce e Foggia.
In contemporanea, altro personale dell’Ufficio Immigrazione di via Gervasoni era impegnato nelle operazioni di rimpatrio di un egiziano gravato da numerosi precedenti in materia di reati contro il patrimonio e per questi motivi recluso presso il carcere Barcaglione.
Lo straniero, di 26 anni, era stato anche colpito da un’espulsione giudiziaria. Alla prime luci dell’alba dello scorso 25 ottobre, veniva tradotto all’Aeroporto di Fiumicino. Giunti presso la frontiera aerea, personale della Questura dorica, specializzato nelle scorte internazionali, lo prendeva in consegna e lo scortava in Egitto.
Salgono cosi a 35 i rimpatri portati a termine dalla Questura del capoluogo dorico.
Sul punto, il Questore: "Ancora una volta gli uomini e le donne della Polizia di Stato sono in prima linea per fronteggiare l’immigrazione irregolare e la clandestinità sul territorio di soggetti che potrebbero essere pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica. Si tratta di servizi che richiedono un grande impegno di risorse umane, affinché si possa allontanare definitivamente dal nostro territorio soggetti destabilizzanti."
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