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SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Un inno alla pace dalla Cattedrale di Santa Maria della Marina per i funerali di Massimiliano Galletti, 59 anni, il soccorritore morto a Kiev dopo esser stato colpito da schegge di un colpo Rpg lancia granate portatile anti carro.

Ad officiare la celebrazione don Romualdo Scarponi il quale attraverso un passo del Vangelo di Matteo ha invitato a pregare per Massimiliano e i suoi famigliari : “Gli uomini che non vogliono amarsi fanno la guerra. La guerra è sempre una sconfitta che porta morte e distruzione. È una pazzia. Massimiliano è partito per aiutare gli altri “.
Poi il sacerdote si è rivolto alla figlia di Galletti, Aurora: “Tuo papà ha incontrato Gesù lo ha incontrato nei fratelli colpiti dalla guerra, ha donato il suo cuore”.

“Marito attento e padre amorevole, per la figlia un esempio, sempre al servizio degli altri Massimiliano e il suo cane Byron erano inseparabili “
Così lo ha ricordato un’amica di famiglia al termine della celebrazione eucaristica.

E all’uscita della chiesa, sollecitata dai giornalisti, ha parlato anche l’avvocato Carla Tiboni:” Sulle cause della morte non ci sono dubbi, per una maggior serenità dei famigliari è chiaro che serviranno ulteriori approfondimenti”

Presente per l’amministrazione comunale il vicesindaco Tonino Capriotti e l’ex sindaco Pasqualino Piunti.
All’uscita del feretro per l’ultimo saluto a Massimiliano, anche Zeno cane molecolare.

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