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TERAMO - Si inasprisce la polemica, in corso da mesi, sul taglio dei salari accessori del personale sanitario, tecnico e amministrativo derivanti dall’articolo 11 del Decreto Calabria da parte della Regione Abruzzo: è di oggi la proclamazione, da parte delle segreteria provinciali Fp Cgil Area Sanità e UilFpl, dello stato di agitazione del personale della Asl di Teramo.?Lo rendono noto i segretari Marco Di Marco e Massimiliano Bravo, facendo seguito al mandato ricevuto dai dipendenti dell’azienda sanitaria n.4, nell’assemblea sindacale tenutasi lo scorso 28 novembre. "Ad oggi - dicono i sindacalisti di Cgil e Uil -, nonostante gli incontri tenutisi con il dipartimento sanità regionale, al fine di recuperare dette somme, non vi è chiarezza né sulla possibilità che vengano restituiti alle Asl gli importi relativi all’anno 2024 né, tantomeno, cosa ancor più preoccupante, che vengano erogate le somme relative all’anno in corso". Nel recente passato proprio la Fp Cgil Abruzzo aveva lanciato l’allarme secondo cui l’erogazione delle somme derivanti dal Decreto Calabria era a rischio nella misura di circa 11 milioni di euro complessivi sulle quattro aziende sanitarie regionali. Come aveva replicato la Regione, la somma indicata "rappresenta un istituto, disciplinato dalla legge statale e legato al Decreto Calabria, che può essere erogato solo sul presupposto che le Regioni raggiungano l’equilibrio economico-finanziario del sistema sanitario regionale".
Diretta Samb