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ANCONA - Sarà potenziato l’organico delle Aziende Sanitarie Territoriali di Fermo e di Pesaro Urbino con l’assunzione di personale medico e sanitario.
Le due Ast hanno infatti aggiornato i rispettivi Piani Integrati di Attività ed Organizzazione per il triennio 2025 2027, su cui poi la Giunta regionale ha dato parere favorevole.
“Ritengo davvero molto importante che finalmente si parli di assunzioni – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Paolo Calcinaro – È un segnale positivo e concreto. Fino a pochi giorni fa stavamo parlando dei ‘contenitori’, cioè delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità, con una domanda ricorrente da parte dei cittadini: strutture nuove, ma con quali contenuti e con quale personale? Oggi possiamo dare una risposta chiara. Con la delibera approvata ieri dalla Giunta regionale sono stati adottati due piani occupazionali, uno ordinario e uno straordinario, relativi alle AST di Fermo e di Pesaro Urbino. Tengo a sottolineare che non si tratta di un intervento isolato: ora sono due ma nei prossimi giorni arriveranno anche le altre”.
Assunzioni a tempo indeterminato, l’assessore Calcinaro lo ha sottolineato: “Quindi non è un intervento spot. Sono numeri importanti, personale destinato alle Case di Comunità, agli Ospedali di Comunità, alle COT e alle UCA, quindi al territorio a 360 gradi, con l’obiettivo di rafforzare la sanità territoriale, prevenire accessi impropri ai pronto soccorso e contribuire anche alla riduzione delle liste d’attesa”.
Nel dettaglio, per l’AST di Pesaro Urbino sono previste 72 assunzioni: 8 medici, 37 infermieri, 3 fisioterapisti, 1 tecnico di radiologia, 3 assistenti sociali, 1 assistente sanitario, 12 operatori socio-sanitari e 7 amministrativi.
Per l’AST di Fermo sono previste 29 assunzioni: 3 medici, 22 infermieri, 2 fisioterapisti e 2 tecnici di radiologia.
“Si tratta di un’immissione di personale davvero importante – ha evidenziato Calcinaro - che va in deroga ai tetti ordinari di spesa per il personale perché si tratta di una procedura consentita dalla normativa per l’attivazione di nuovi presidi. In questo modo iniziamo finalmente a dare contenuto ai contenitori. Ovviamente le assunzioni seguiranno le procedure di selezione previste dalla legge: concorsi, graduatorie ancora aperte e strumenti già disponibili, che permetteranno di velocizzare il processo. L’obiettivo è avere un quadro operativo completo entro la metà dell’anno”.
“Siamo soddisfatti dell’approvazione del provvedimento – ha affermato Alberto Carelli, direttore generale AST Pesaro Urbino - Ci consente di assumere 72 unità di personale in più, in deroga al tetto del personale. Tutto questo ci dà linfa e fa sì che, una volta terminate le Case di comunità e gli Ospedali di comunità, il territorio possa disporre anche del personale necessario. Abbiamo cominciato a valutare come acquisire le professionalità, soprattutto quelle mediche, che rappresentano la nostra maggiore difficoltà. Aspettavamo il provvedimento di approvazione da parte della Regione e adesso è arrivato, permettendoci di partire subito. È un ottimo provvedimento, che individua quattro aree specifiche su cui arruolare personale: le Unità di Continuità Assistenziale; le Centrali Operative Territoriali, già attive dal 2024 e per le quali abbiamo già speso parte delle risorse per l’assunzione del personale; le Case di Comunità, la maggior parte delle quali entreranno in funzione dopo il 30 giugno; infine, gli Ospedali di Comunità. Con queste quattro linee di intervento, il territorio potrà finalmente contare su una rete di assistenza più solida e completa, garantendo così una risposta più efficace ai bisogni dei cittadini”.
“Si tratta di un provvedimento davvero molto importante – ha commentato Roberto Grinta, direttore generale AST Fermo - Voglio esprimere un ringraziamento particolare alla Regione Marche, all’assessorato alla Sanità, al Dipartimento Salute, all’Agenzia Regionale Sanitaria e anche al settore Bilancio: grazie a un lavoro condiviso siamo riusciti a portare a casa un grande risultato. Parliamo di assunzioni a tempo indeterminato, che garantiranno stabilità al sistema sanitario e permetteranno di rafforzare i servizi all’interno delle Case di Comunità, delle UCA e delle COT. Gli effetti concreti di questo intervento si vedranno pienamente al termine dei lavori, previsto per marzo 2026. Per il nostro territorio è un passaggio fondamentale. A Sant’Elpidio, ad esempio, è già attiva una Casa di Comunità dove i medici di medicina generale, la radiologia e gli altri professionisti sanitari assicurano un accesso diretto ai servizi. L’organizzazione, con aperture anche il sabato fino alle ore 14 e nel pomeriggio fino alle 16, ha già prodotto risultati significativi, determinando una riduzione degli accessi impropri al pronto soccorso stimata intorno al 30%”.
Diretta Samb