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GIULIANOVA – Grave episodio di profanazione al cimitero di Giulianova, dove è stata vandalizzata la tomba di Maria Campanella, una donna di 78 anni deceduta nel 2021 a causa del Covid. I familiari, sconvolti, hanno denunciato l’accaduto ai carabinieri, che stanno indagando su un caso che lascia aperti molti interrogativi.

La vicenda ha avuto inizio quando uno dei figli della defunta si è recato al cimitero per portare dei fiori sulla tomba della madre. Giunto sul posto, l’uomo ha scoperto che la lapide era stata gravemente danneggiata, con evidenti segni di colpi, probabilmente inferti con un martello, e un solco scavato nel cemento che reggeva la struttura. Guardando all’interno del loculo, il figlio ha constatato con sgomento che il sacco contenente gli effetti personali della madre era scomparso.

Secondo le consuetudini adottate durante la pandemia, i defunti morti di Covid non venivano vestiti né restituiti ai familiari, ma deposti direttamente nella bara, chiusa ermeticamente. I parenti, durante la sepoltura, potevano lasciare accanto alla salma un sacco contenente oggetti personali del defunto, come abiti e ricordi. Così era stato fatto anche per Maria Campanella, ma ora quel sacco è stato trafugato da ignoti.

I dubbi sul contenuto del sacco
La sparizione del sacco ha sollevato molte domande. Cosa poteva contenere, oltre agli abiti della defunta, per attirare l’attenzione del ladro o del profanatore? Si tratta di un mistero che alimenta il dolore dei familiari, già segnati dalla perdita della donna e dalla modalità drammatica con cui erano stati costretti a separarsi da lei durante la pandemia.

La tomba, che si trova nel vecchio cimitero di Giulianova, è stata riparata con nuovo cemento dopo l’atto vandalico. Tuttavia, nonostante i tentativi dei familiari di pulire e ripristinare la zona, sono ancora visibili piccoli frammenti della lapide distrutta. La mancanza di telecamere di sorveglianza nell’area complica ulteriormente il lavoro degli inquirenti, che ora dovranno ricostruire la dinamica dell’accaduto basandosi su testimonianze e rilievi sul posto.

Indagini in corso
I carabinieri hanno avviato un’indagine per identificare i responsabili del gesto. Al momento, le forze dell’ordine stanno cercando di capire se si tratti di un furto mirato o di un atto vandalico fine a sé stesso. La profanazione di una tomba rappresenta un reato particolarmente grave, che offende non solo i familiari della defunta, ma anche la comunità intera.

L’accaduto ha suscitato grande indignazione tra i cittadini, che chiedono maggiore sicurezza all’interno del cimitero, soprattutto in una zona priva di telecamere e facilmente accessibile. Mentre proseguono le indagini, resta il dolore per una famiglia che non riesce a trovare pace, nemmeno dopo la tragica perdita della loro cara Maria.

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