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Rimarrà in carcere il 63enne ascolano arrestato lo scorso 22 novembre al termine di un movimentato inseguimento che ha visto il ferimento dello stesso fuggitivo da parte di un agente. L’uomo è accusato di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e detenzione di sostanze stupefacenti, dopo che nel luogo del suo fermo sono stati rinvenuti circa 100 grammi di cocaina, suddivisi in due involucri, grazie al fiuto di un cane della Guardia di Finanza.

Il 63enne, colpito a una gamba da un proiettile esploso durante la colluttazione, è stato inizialmente curato presso l’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno. La ferita, giudicata non grave, gli ha permesso di essere trasferito già sabato scorso nella Casa Circondariale di Marino del Tronto. Questa mattina, collegato in videoconferenza con il tribunale di Ascoli, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’udienza di convalida dell’arresto, seguita dal suo legale, l’avvocato Felice Franchi. Il giudice ha convalidato l’arresto.

L’episodio ha visto anche il ferimento di due agenti, che nella colluttazione hanno riportato lesioni guaribili in 20 giorni ciascuno. Resta da chiarire la dinamica esatta dello sparo che ha ferito l’uomo: secondo una ricostruzione non ufficiale, il colpo sarebbe partito accidentalmente quando l’agente è caduto durante lo scontro. L’arma, nel frattempo, è stata sequestrata per ulteriori accertamenti.

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