Condividi:
L’AQUILA - Un cesto per "rifocillare" i componenti del tribunale amministrativo regionale d’Abruzzo. Questa la singolare mobilitazione che l’associazione nazionale per la tutela dell’ambiente e della vita rurali intende organizzare per martedì 3 dicembre dalle 10 davanti alla sede del Tar all’Aquila per protestare contro la decisione di rinviare l’esame di merito della delibera sull’abbattimento dei cervi in Abruzzo a maggio, praticamente a stagione venatoria conclusa.
"Non è pubblicità ai nostri prodotti - chiarisce il vice presidente dell’associazione, Dino Rossi - ma un gesto simbolico, abbiamo pensato che se il Tar Abruzzo trova spazio a fissare la data per la tutela del mondo rurale a distanza di sei mesi vuol dire che sono pieni di lavoro, per questo motivo siamo lieti di dare una mano ad accorciare i tempi". Nei cesti, però, saranno presenti quasi solo peperoncini, definiti "gli unici prodotti agricoli risparmiati dalla fauna selvatica".
L’iniziativa mira a sensibilizzare agricoltori e automobilisti danneggiati dai cervi. I promotori sottolineano inoltre i rischi sanitari legati alla sovrappopolazione di cervi, come i focolai di tubercolosi bovina registrati a Roio Colle, che hanno portato all’abbattimento di 200 bovini infettati al pascolo condiviso. L’associazione teme anche un impatto sull’orso marsicano.