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Programmava una serie di attentati anche contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e un economista del World Economic Forum. C’è un giovane residente nella provincia di Pesaro Urbino tra le 12 persone finite in carcere nell’ambito dell’operazione della Polizia di Stato, eseguita su scala nazionale nei confronti di un gruppo suprematista e neonazista ribattezzato "WerwolfDivision". Il nome richiama le omonime divisioni naziste, costituite negli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale per compiere atti di sabotaggio e di guerriglia contro gli Alleati. nel blitz della polizia il rinvenimento di un vero e proprio arsenale da guerra: giacche mimetiche, coltelli, libri libri e bandiere inneggianti il fascismo tra cui una con l’immagine di Benito Mussolini..
Le misure cautelari di custodia in carcere, sono state emesse dal gip di Bologna, su richiesta della locale Procura. Non si conoscono ancora i dettagli riguardanti le accuse al giovane finito in carcere, che risiede nel Pesarese ma secondo gli inquirenti sarebbe legato alla presunta cellula neonazista. Alcuni membri dell’organizzazione sgominata dalla Digos e dalla Procura di Bologna si diedero appuntamento, il 1 ottobre del 2022, in un ristorante di Predappio (Forlì-Cesena), paese dove si trova la cripta di Benito Mussolini, per il primo incontro in presenza di organizzazione dell’associazione definito ’Il primo Congresso della Divisione Werwolf’ L’incontro però poi si tenne nel ristorante ’la Carriola’ di Bologna e vi parteciparono 5 degli indagati, tra i quali 4 sono stati arrestati stamattina: Daniele e Federico Trevisani, Salvatore Nicotra e Andrea Ziosi. E’ quanto emerge dagli atti dell’inchiesta.