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SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Mobilitazione della città di San Benedetto sul tema dello stoccaggio gas che l’impresa Gas Plus ha intenzione di realizzare in zona Agraria. Del tema si dibatte dal 2011 ma di recente è tornato di attualità per via delle misure di facilitazione per la realizzazione di stoccaggi di gas nel sottosuolo a seguito della crisi energetica connessa con la guerra in Ucraina. Senza dimenticare che proprio in questo periodo sono in corso lavori per un nuovo imponente metanodotto che collega l’Emilia alla Puglia, passando per la costa marchigiana e a poche centinaia di metri proprio dal punto dove si vuol far sorgere lo stoccaggio a San Benedetto, dove un tempo era presente la centrale gas Eni.


Organizzato dall’associazione "Ambiente e Salute nel Piceno" del presidente Alfredo Vitali e del suo vice Massimo Bartolozzi, si è tenuto venerdì 6 novembre all’Auditorium Tebaldini un partecipato incontro grazie anche all’interessamento di tutti i comitati di quartiere e dell’Amministrazione Comunale. Presenti, inoltre, i sindaci di Martinsicuro Massimo Vagnoni e di Monteprandone Sergio Loggi oltre che molti consiglieri comunali sambenedettesi, il deputato Giorgio Fede e il consigliere regionale Andrea Assenti. 

Il Sindaco Antonio Spazzafumo ha manifestato la sua preoccupazione facendo presente che questa Amministrazione si sta battendo e opponendo sia legalmente che tecnicamente in tutte le sedi giudiziarie e al Ministero, con due ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato. Ma, ha detto, serve una mobilitazione di tutta la città, dei Comuni confinanti, della Provincia e Regione e di tutte le associazioni ambientaliste e tutte le categorie economiche. Dallo studio dell’iter, iniziato nel 2012, risultano momenti di discontinuità e di carenza di opposizione concreta e determinante da parte delle amministrazioni precedenti.

L’architetto Giorgio Giantomassi, Dirigente dell’Area Gestione del territorio ha fatto il quadro delle politiche e degli interessi in gioco sul business del gas in campo nazionale-internazionale e sul futuro del settore energetico. Poi ha riassunto la situazione attuale con l’ultimo intervento fatto presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA – VAS con una nota del settembre scorso.

La nota accompagnava le relazioni tecniche specialistiche commissionate dal Comune alla società Geomore Srl dell’Università di Camerino che analizzano scientificamente e mettono in evidenza tutte le criticità che comporterebbe l’intervento proposto dalla Gas Plus. Giantomassi ha poi messo in evidenza che i chiarimenti forniti dalla società alla richiesta della Commissione Tecnica del Ministero non risolvono alcune criticità evidenziate dalla Commissione come l’assenza di una variante urbanistica al Prg di San Benedetto del Tronto, il fatto che non sia stato ancora rilasciato il titolo minerario, non sia stata ancora acquisita l’autorizzazione relativa alla verifica di compatibilità idraulica dall’Autorità di Bacino mentre, per le acque superficiali e per quelle sotterranee, non ci sia alcun riferimento al Piano di Tutela delle Acque della Regione Marche.

Nella lettera si evidenzia inoltre che l’area è caratterizzata da una diffusa sismicità strumentale da lieve a moderata con eventi di magnitudo generalmente inferiore a 4 ma con alcuni eventi più importanti come quelli del periodo 2016 - 2017.

Nell’incontro sono intervenuti anche il geologo Giovanni Marrone e l’avvocato Corrado Canafoglia.

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