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Dopo quattro giorni nelle viscere della terra, ad oltre mille metri di profondità, quella barella ha finalmente visto la luce. Nella task force che ha salvato la speleologa Ottavia Piana rimasta intrappolata dopo una caduta sabato scorso nel bergamasco, ci sono anche cinque marchigiani del soccorso alpino e speleologico tra cui la dottoressa Cristiana Pavan medico anestesista e rianimatore del Torrette di Ancona. Un’impresa titanica, 75 ore di lavoro dove anche i soccorritori hanno centellinato forze, cibo e acqua . Un team straordinario che alle 2:59 di questa notte ha raggiunto l’uscita concludendo le operazioni in anticipo rispetto alle tempistiche stimate. Una volta fuori dalla grotta, la barella è stata trasferita dalle squadre in un’area in cui i Vigili del Fuoco hanno predisposto un punto idoneo al recupero dell’elisoccorso tramite verricello. La donna, è stata presa in carico dall’eliambulanza per poi essere trasportata presso l’Ospedale di Bergamo dove si trova ricoverata avendo subito fratture e lesioni. Una notte travagliata terminata con un grande sospiro di sollievo: per quattro lunghi giorni i soccorritori hanno lottato con tutte le proprie forze per tenere in vita la speleologa e accompagnarla verso la salvezza. Riuscendo nell’impresa. Determinante la sinergia tra le varie squadre: la speleologa è stata costantemente monitorata e assistita da 6 medici tra cui la dottoressa Pavan che hanno messo in campo tutta la propria esperienza per garantire la massima assistenza alla speleologa anche grazie al supporto di 8 infermieri del Soccorso Alpino e Speleologico. Per la missione è stato fondamentale il supporto del 118, della Prefettura di Bergamo, l’intervento dei Vigili del Fuoco, quello dei Carabinieri, il Comune di Fonteno e la Protezione Civile locale. Il Soccorso alpino e speleologico delle Marche anche in questa occasione ha garantito il proprio contributo dimostrando grande tempestività ed estrema professionalità partecipando attivamente con i propri 4 volontari e il medico intervenuto alla missione che ha consentito di salvare la vita alla speleologa Ottavia Piana