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Un altro passo decisivo verso la bonifica definitiva dell’area ex Sgl Carbon. Nella giornata di oggi, la Conferenza dei Servizi ha dato il via libera alle linee guida del progetto operativo di bonifica, presentato da Restart, in coordinamento con il Commissario Straordinario per la messa in sicurezza permanente della vasca di prima pioggia.
I lavori sulla vasca, che rappresentano un primo intervento cruciale, saranno conclusi entro il mese di marzo 2024, grazie alla collaborazione tra le autorità locali e il Generale Giuseppe Vadalà. Una volta terminata questa fase, si procederà con la bonifica dell’intera area, che si estende per 27 ettari.
«Stiamo avanzando con determinazione per restituire alla città un’area strategica – ha dichiarato il sindaco Marco Fioravanti –. Questo progetto non è solo un’opera di bonifica, ma una trasformazione radicale che cambierà il volto di Ascoli Piceno, rendendo questa zona un punto di riferimento per lo sviluppo urbano e culturale delle Cento Torri. Insieme al Forum di progettazione partecipata e a Legambiente, abbiamo condiviso l’idea di preservare alcuni capannoni storici, previa verifica di sostenibilità economica e tecnica, per raccontare la storia di questa ex fabbrica di elettrodi e la sua evoluzione in una ‘fabbrica’ di cultura e arte contemporanea».
Anche l’assessore all’Ambiente, Attilio Lattanzi, ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto: «L’approvazione delle linee guida ci permette di guardare al futuro di quest’area con una visione chiara. Grazie alla collaborazione tra Comune, Legambiente e Bottega Terzo Settore, il Forum di progettazione partecipata ha tracciato una strada importante per il recupero e la valorizzazione di questi spazi. Ora possiamo immaginare come dare nuova vita a questa zona, tenendo sempre in considerazione i contributi emersi dai lavori del Forum».
Sul tema è intervenuto anche Enrico Fontana di Legambiente, che ha sottolineato l’importanza della pianificazione strategica: «La riunione di oggi rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso verso la bonifica e la riqualificazione dell’ex Carbon. Come Legambiente, abbiamo richiesto che gli interventi siano programmati in modo da consentire un’adeguata analisi tecnica ed economica per il possibile riutilizzo degli immobili, senza però causare ritardi nei lavori di bonifica».
Il progetto non si limita a eliminare i segni del passato industriale, ma punta a creare una nuova identità urbana per l’area, integrando cultura, sostenibilità e memoria storica. Un’iniziativa ambiziosa che, grazie alla sinergia tra le istituzioni e la società civile, potrà diventare un modello di rigenerazione urbana e ambientale.