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Gli operai della Beko, in particolar modo quelli di Comunanza e di Fabriano che rischiano di perdere il posto di lavoro, si aspettavano una buona notizia in vista del Natale. Che però non è arrivata. Oggi, infatti, l’azienda ha confermato gli esuberi, 1.935 in tutto. Non sono emerse novità, d’altronde, nell’audizione in commissione Attività produttive della Camera, sul piano di dismissioni per l’Italia di Beko Europe. In particolare, resta previsto l’impatto significativo sul personale. Da parte di Beko, come sottolineato in audizione dal responsabile delle relazioni esterne, Maurizio David Sberna, c’è “ogni possibile impegno a valutare tutte le operazioni di carattere industriale che possano emergere”. L’azienda ha anche confermato di ritenere che il piano “rispetti le prescrizioni notificate” nell’ambito del Golden Power. L’impatto è principalmente sugli stabilimenti di Comunanza, Siena e Cassinetta, “tre fabbriche con più di 50 milioni di perdite l’anno”, in una situazione complessiva per il mercato degli elettrodomestici in Europa di “strutturale sottoutilizzazione della capacità produttive” per il calo di domanda e per la concorrenza cinese. Nel 2024, infatti, Beko stima di perdere in Europa solo nei grandi elettrodomestici 224 milioni di euro. Ovviamente, parole che hanno fatto ulteriormente arrabbiare i sindacati. 

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