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Simone Seccardini, allenatore dell’Atletico Ascoli, ha rilasciato all’ufficio stampa bianconero alcune dichiarazioni alla vigilia della trasferta di San Benedetto del Tronto.
Le riportiamo qui di seguito.
Parte un girone di ritorno che può essere considerato un campionato completamente diverso. Come stanno i tuoi ragazzi e con che prospettive partite?
È vero, il girone di ritorno rappresenta un campionato a sé, con dinamiche spesso diverse rispetto all’andata. Noi vogliamo ripartire con la stessa mentalità che abbiamo sempre avuto: lavorare quotidianamente con impegno, senza mai snaturarci e mantenere la nostra identità di squadra. Siamo consapevoli che nel percorso potremmo incontrare difficoltà e ostacoli, ma il nostro obiettivo è affrontarli con determinazione e superarli con l’unione e lo spirito di sacrificio che ci contraddistinguono.
Terza sfida stagionale contro la Sambenedettese (6-5 rossoblù dopo i rigori al Riviera in Coppa Italia, 0-0 all’andata al Don Mauro Bartolini, ndr), la squadra che sta dominando questo campionato. Ti aspettavi di vederli al primo posto e che partita ti aspetti?
La Sambenedettese è stata costruita con l’obiettivo di vincere il campionato e, fino ad oggi, non ha deluso le aspettative. Hanno raccolto un bottino davvero importante, anche grazie alla grande solidità difensiva, che rispecchia appieno il loro valore. Per noi sarà fondamentale essere precisi, cercando di sfruttare al meglio le occasioni che riusciremo a creare.
A Sora è arrivata la seconda sconfitta consecutiva. Il 2024 è stato un anno straordinario, speravi di chiuderlo al meglio?
Sicuramente avremmo voluto chiudere la prima parte di stagione con risultati diversi. Dal mio arrivo è la prima volta che ci capita di perdere due partite consecutive. La sosta ci ha permesso di recuperato le energie, sia fisiche che mentali. La partita di Sora ha portato anche alle squalifiche di Pompei e Camilloni. Due assenze importanti in un match difficile. Oltre ai due squalificati, Pompei e Camilloni, mancherà anche il nostro capitano D’Alessandro per influenza. Sono assenze importanti, ma per noi non hanno mai rappresentato un alibi. Crediamo fortemente nel valore collettivo e umano della nostra rosa. Le scelte che faremo saranno, come sempre, orientate al piano strategico che vogliamo adottare, tenendo in considerazione l’intera durata della gara e i momenti chiave.