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Fine settimana di protesta per diverse associazioni ambientaliste, scese in piazza a Roseto degli Abruzzi per avviare una raccolta di firme contro la cancellazione di buona parte della Riserva regionale del Borsacchio. Ne resterebbero 24 ettari. La decisione di ridurre l’oasi naturalistica è stata presa nella notte del 29 dicembre attraverso un emendamento alla legge di bilancio. Emendamento presentato dai consiglieri Emiliano Di Matteo, Mauro Febbo, Simona Cardinali, Federica Rompicapo e Umberto D’Annuntiis, successivamente votato dalla maggioranza di centrodestra che sostiene la giunta Marsilio. L’iniziativa di raccolta firme è un atto di protesta contro questa decisione che ha suscitato molte critiche, in particolare da parte delle associazioni ambientaliste. Il Wwf Abruzzo, in una nota, ha espresso il suo dissenso, sfidando il primo firmatario dell’emendamento, Emiliano Di Matteo, a confrontarsi pubblicamente con le associazioni per discutere la nascita della Riserva, le regole che la governano e i ritardi accumulati nel processo decisionale. La petizione, che sta già raccogliendo numerose adesioni, si apre con dichiarazioni chiare e nette a favore della difesa della Riserva Naturale Regionale del Borsacchio e dello sviluppo sostenibile della costa teramana. I firmatari chiedono alla Regione di abrogare l’emendamento e di rilanciare la Riserva Naturale del Borsacchio, impegnandosi a investire energie e risorse in proposte concrete di sviluppo economico che siano in linea con le reali esigenze del territorio e la salvaguardia ambientale. La decisione di cancellare buona parte della Riserva del Borsacchio ha scatenato una reazione forte e determinata da parte dei cittadini e delle associazioni che vogliono preservare l’integrità di un tratto di paesaggio collinare e litoraneo ancora incontaminato e ricco – dicono - di biodiversità costiera abruzzese. 

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