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In attesa delle autopsie sui due coniugi rimasti vittime dell’incidente avvenuto sabato mattina a Torrette, la Procura di Ancona sta analizzando la scatola nera della Bmw che avrebbe provocato la carambola mortale e lo schianto contro la cabina del gas metano.
Questo servirà a chiarire a che velocità andava il suv e le ultime manovre prima dell’impatto avvenuto in via Esino e costato la vita, a Lucia Manfredi, 40 anni, medico all’ospedale di Torrette e al marito Diego Duca, 40 anni, autista soccorritore del 118 a Perugia. Intanto emergono altri dettagli sulla dinamica che potrebbe essere diversa da quella ricostruita nelle prime ore. Un testimone avrebbe visto la Bmw X3 scendere a velocità sostenuta la discesa di via Esino ma non ha visto l’impatto con l’utilitaria della coppia.
Verosimilmente la Panda sarebbe stata ferma allo stop di via Aso, al volante c’era Duca, la moglie accanto. Dopo l’impatto con la Bmw la loro auto si sarebbe girata più volte sbalzando via il corpo del marito, trovato vicino alla fermata dell’autobus senza documenti, tanto che sono servite ore per identificarlo. Mentre la dottoressa è stata trovata parzialmente fuori dall’abitacolo.
Il pubblico ministero ha dato incarico al medico legale Loredana Buscemi per le autopsie sui coniugi che dovrebbero tenersi entro giovedì. Quelle saranno determinanti per capire se siano morti per lo schianto o per le esalazioni del gas.
Intanto il pm Paolo Gubinelli ha aperto un fascicolo a carico del conducente della Bmw: si tratta di un dipendente pubblico 61enne chiamato a rispondere di duplice omicidio stradale. I cellulari del’uomo sono stati sequestrati così come come quelli delle vittime, e le tre automobili, la Bmw, la Panda e la Lancia Y in sosta rimasta coinvolta nell’incidente.
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