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PESARO - Gli istituti scolastici di Acqualagna e Apecchio verranno accorpati. E’ quanto previsto nel piano di dimensionamento scolastico della Regione. Un’iniziativa che ha generato forti polemiche politiche sul territorio. Il presidente della Provincia Giuseppe Paolini ha anticipato l’intenzione di ricorrere al Tar. L’assessore regionale all’Istruzione Chiara Biondi, insieme ai consiglieri regionali di centrodestra, difende il piano e risponde alla Provincia. 

“La posizione del presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Giuseppe Paolini, che ha annunciato un ricorso al Tar, è del tutto priva di fondamento, oltre che politicamente strumentale e rischia di generare confusione e inutili costi per i cittadini - afferma l’assessore regionale all’Istruzione Chiara Biondi - Ricordo che il dimensionamento scolastico è un obbligo di legge e che spetta alle Province il compito di elaborare le proposte di accorpamento e riorganizzazione delle scuole, un compito che in passato è sempre stato svolto. Quest’anno, però, la Provincia di Pesaro e Urbino non ha deliberato alcuna proposta da presentare alla Regione. Se Paolini avesse fatto il suo dovere avrebbe potuto fornire alternative all’accorpamento tra Acqualagna e Apecchio. Invece ha scelto di non assumersi alcuna responsabilità, lasciando che fosse la Regione ad intervenire, in virtù di un obbligo nazionale per il rispetto dei criteri imposti dal Pnrr. È evidente che per Paolini la strumentalizzazione politica volta ad alimentare le polemiche nei confronti della Regione vale molto più di quell’entroterra che dice di voler tutelare. Inoltre, l’accorpamento della direzione scolastica tra Acqualagna e Apecchio non è una punizione come cerca di far credere Paolini, ma un’opportunità per rafforzare anche l’Istituto di Apecchio. Dopo oltre 12 anni di reggenze, finalmente sarà possibile garantire una dirigenza stabile, essenziale per consolidare e migliorare l’offerta formativa. Il dimensionamento può rappresentare anche una prospettiva di crescita e di stabilità per le scuole e i territori coinvolti, permettendo di creare sinergie e rispondere in modo più efficace alle esigenze degli studenti e delle famiglie. Paolini, invece, sembra più interessato a strumentalizzare la questione rispetto al suo dovere come Presidente della Provincia di formalizzazione delle proposte sul dimensionamento scolastico, suo compito istituzionale".

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