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Momenti di tensione si sono registrati durante la seduta del Consiglio comunale di Pescara, dove il gruppo guidato da Domenico Pettinari ha acceso uno scontro con la maggioranza di centrodestra durante la discussione sul bilancio. Il movimento civico ha manifestato il proprio dissenso esponendo uno striscione, criticando l’assenza del sindaco al dibattito. Questo gesto ha portato il presidente del Consiglio, Gianni Santilli, a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

Secondo quanto riportato dallo stesso Pettinari, il confronto è degenerato quando lui e i colleghi Massimiliano Di Pillo e Caterina Artese hanno sollevato il cartellone. "Mentre esibivamo lo striscione, si è acceso un duro confronto tra me e il presidente Santilli, che ha cercato ripetutamente di interrompermi. Ha persino ordinato alla forza pubblica di strapparci il cartellone dalle mani", ha dichiarato Pettinari.

Il leader del movimento civico ha accusato il presidente Santilli di non rispettare il regolamento, poiché avrebbe richiesto l’intervento della forza pubblica senza sospendere ufficialmente la seduta, come previsto dalle norme. Pettinari ha poi assicurato che la protesta continuerà: "Non ci fermeremo qui. Se sarà presentato un emendamento ’tagliola’ per eliminare in blocco i nostri emendamenti al bilancio, siamo pronti anche a occupare i banchi della Giunta".

Tra le proposte avanzate dal gruppo civico ci sono interventi in settori cruciali come il verde urbano, l’acqua pubblica, il commercio, la viabilità, le case popolari e la protezione civile. Pettinari ha criticato duramente i tagli al bilancio, definendoli incoerenti rispetto agli obiettivi dichiarati nel Documento Unico di Programmazione (Dup): "Non si può promettere una cosa nel Dup, definito il ’libro dei sogni’, e poi fare l’opposto nel bilancio".

In particolare, Pettinari ha sottolineato le riduzioni di fondi in voci strategiche:
il servizio idrico passa da 121 mila euro a 96 mila euro, la transizione energetiche a zero auro, gli interventi per la disabilità passano da 1,3 milioni di euro a 1,1 milioni di euro, le case popolari a zero auro, il rilancio del tessuto economico a zero euro, il sistema di protezione civile da 473 mila euro a 429 mila euro, il sistema di sicurezza urbana a zero euro .

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