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Si è preso tre giorni di riflessione il governatore Acquaroli, chiamato in causa nell’inchiesta di Report su Atim, andata in onda domenica sera su Rai3. In realtà l’indomani aveva già risposto ai microfoni di Vera tv, ma ora la replica è arrivata sotto forma di un lungo post che inizia così:

"Ho voluto aspettare un po’ prima di esprimere alcune considerazioni sulla puntata di Report che ha riguardato le Marche e Atim, ma credo sia giusto farlo. In primo luogo, su trasparenza, chiarezza e legalità, non si può arretrare neanche un centimetro e per questo, alla luce della relazione della Corte dei Conti, ho subito chiesto la costituzione di una Commissione per la verifica amministrativa degli atti di Atim, dalla sua costituzione fino alla scorsa estate". – scrive il presidente della Regione Francesco Acquaroli dopo il servizio "Let’s Marche!,sulla gestione dell’Agenzia per turismo e internazionalizzazione delle Marche (Atim).

"Va chiarito che i componenti della commissione sono chiamati a controllare l’operato della precedente gestione, e dunque non esiste nessun conflitto d’interessi. - precisa il governatore - In secondo luogo, sui ’super testimoni’, ossia su chi ha sostenuto le accuse nei confronti della Regione. Due Consiglieri di opposizione, che avevano già ampiamente espresso i loro argomenti in tante altre occasioni, un uomo che parla di spalle con la voce artefatta, un comportamento che ci lascia abbastanza perplessi considerando che le sue ’scottanti rivelazioni’ altro non sono che atti pubblici da tutti consultabili, ed infine l’ultima ’super testimonianza’ che è semplicemente quella della controparte nell’unico contenzioso che Atim ha all’attivo". Ovvero quello con Aeroitalia.

"Non voglio certamente mettere in dubbio la credibilità di questi soggetti, in gran parte già noti alle dinamiche marchigiane, - afferma Acquaroli - ma pare oggettiva la loro non imparzialità e il forte interesse politico o personale. Fatta eccezione per il ’soggetto misterioso’ che ha mosso accuse senza mostrare il volto. Secondo lui Atim si sarebbe ’comprata la stampa locale’, attraverso l’acquisto di spazi pubblicitari. - prosegue - Basterebbe leggere i giornali per accorgersi che si tratta di una bufala colossale. Va ribadito che questa tipologia di affidi è sempre esistita, non solo prima della creazione di Atim ma anche nelle precedenti legislature, e quindi mi viene da chiedere: perché questa accusa viene rivolta solo adesso? Ma a questa domanda non potrò mai avere una risposta in quanto l’ignoto per sua natura resta tale".

"In terzo luogo, sulle continue insinuazioni e la narrazione distorta che si stava tentando di fare. - contrattacca il presidente - Mi si chiedeva con insistenza di rispondere su scelte puramente amministrative che non sono per legge di mia competenza. La volontà della giornalista era chiaramente quella di mistificare ruoli e funzioni con l’obiettivo di addebitarmi presunte scelte o in alternativa cercando di etichettarmi come amministratore disinteressato e superficiale. Qui a mio avviso non c’è stata buona fede con l’obiettivo di fornire una narrazione di parte".

"Ma le insinuazioni sono andate ancora oltre, arrivando addirittura al padre del mio capo segreteria, socio lavoratore senza responsabilità amministrativa in una cooperativa che ha ricevuto un incarico da parte di Atim. - scrive ancora il presidente della Regione - Peccato che il mio capo segreteria lavori da me dall’estate 2023 mentre il servizio è stato avviato nel settembre 2021, ben prima dell’istituzione dell’agenzia stessa".

"La giornalista mi ha chiesto se questo mi creasse imbarazzo! Imbarazzo, e perché? Quando scelgo i miei collaboratori, dovrei chiedere che lavoro fanno i genitori? - chiede Acquaroli - E poi, una volta eventualmente conosciuta l’occupazione, cosa avrei dovuto fare? Secondo la giornalista, in un passaggio che non è andato in onda, sarei dovuto intervenire negli affidi, esattamente quello che non posso fare per legge. Vi pare normale? Ma soprattutto, vi pare legale? Francamente di grave e imbarazzante ho trovato solo questo atteggiamento".

"Un’ultima considerazione riguarda l’Aeroporto, in fortissima crescita. - sottolinea - Nel 2024 ha superato i 600mila passeggeri, sfiorando il record assoluto nel 2011. Anche su questo argomento, come qualcuno sta cercando di fare da mesi sul nostro territorio, si tenta di confondere il servizio pubblico dei voli di continuità territoriale, gestito tramite un bando pubblico da Enac per conto di Ministero e Regione, con i voli commerciali operati dalle varie compagnie aeree, argomenti che sono completamente slegati tra loro. Si cerca di offuscare i risultati straordinari ottenuti dall’Aeroporto utilizzando un argomento fuorviante come quello di un contenzioso completamente estraneo dalla gestione dei voli".

Infine i numeri. "Atim investe quello che la Regione ha sempre speso per la promozione turistica e l’internazionalizzazione, - ricorda Acquaroli - in media circa sei milioni di euro l’anno per le numerose attività in Italia e all’estero, iniziative, eventi e progetti che si ritengono utile per far crescere ancora di più il nostro turismo. L’unica differenza rispetto al passato sta nei risultati, che hanno visto consolidare l’aumento di un milione di presenze nonostante stagioni complesse condizionate prima dalla pandemia poi da alluvione e maltempo". "E ogni anno miglioriamo, anche di poco, il risultato di quello precedente. - prosegue - Ricordo che nel 2022, le Marche hanno registrato il record assoluto e che continuiamo a crescere anche sulle presenze dei turisti stranieri.

Chiudendo questa lunga riflessione che avevo piacere di condividere con voi, voglio dirvi che ci ho messo la faccia per difendere l’immagine e la credibilità mia e della nostra Regione - chiosa il presidente della Regione - da chi non perde mai occasione per provare a gettare fango e alimentare polemiche, che vanno sempre in una sola direzione. Se qualcuno ha sbagliato verrà chiamato ad assumersi le proprie responsabilità, ma intanto mi viene da dire che la trasmissione non ha raccontato nulla di nuovo e su cui, come ho già detto, sta anche lavorando la Commissione che ho voluto far istituire".

"A mio parere, - conclude - la trasmissione ha fornito una narrazione di parte, quella del Pd, che confonde ripetutamente le scelte politiche e i risultati gestionali con il piano amministrativo facendone un indistinto tutt’uno portandola alla ribalta nazionale arricchita di sensazionalismo a spese dei cittadini italiani".

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