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CORRIDONIA – Assemblea accesa ieri all’hotel Grassetti, dove il Partito Democratico marchigiano si è riunito per discutere delle prossime elezioni regionali. Al centro del dibattito, il candidato governatore per il centrosinistra e l’allargamento della direzione regionale con l’ingresso di Fabiano Alessandrini, Mario Morgoni e Sara Giannini.
Mentre la segretaria regionale Chantal Bomprezzi apre il confronto con un’ampia panoramica che parte da Elon Musk e Donald Trump, è il presidente nazionale del Pd, Stefano Bonaccini, a focalizzarsi direttamente sul tema delle regionali. Nonostante l’assenza di un’investitura ufficiale, l’europarlamentare Matteo Ricci è ormai il nome più gettonato come candidato del centrosinistra.
Il sostegno dei big
Numerosi esponenti dem hanno chiesto apertamente a Ricci di sciogliere la riserva e accettare la sfida. Tra i più espliciti, Maurizio Mangialardi, Luciano Agostini, Fabrizio Cesetti e Mario Morgoni, che hanno spinto per una decisione rapida. Cesetti, in particolare, ha dichiarato: «Spero che Ricci sciolga la riserva il prima possibile, non penso ci sia nemmeno bisogno di sottoporla al partito».
Un sostegno inaspettato è arrivato anche da Alessia Morani, tradizionalmente poco vicina a Ricci, ma che ha sorpreso tutti con parole di grande appoggio: «Per le elezioni regionali che ci aspettano c’è bisogno di una leadership come quella di Matteo e di liste forti per un Pd che prenda tanti voti». Un endorsement che potrebbe aprire nuove dinamiche politiche.
La strategia di Bonaccini
Il presidente del Pd, Bonaccini, ha elogiato il lavoro unitario avviato da Bomprezzi, ma ha sottolineato la necessità di una risposta rapida per affrontare una destra che «in cinque anni ha fatto tante promesse, ma pochi fatti». Ha puntato il dito contro il governatore Francesco Acquaroli e il centrodestra regionale, evidenziando problematiche come la sanità in difficoltà e il crescente divario economico nelle Marche: «Sono sempre di più i marchigiani che vengono a curarsi in Emilia Romagna, è un bel problema».
Ricci ancora in silenzio
In platea, Matteo Ricci ha ascoltato attentamente gli interventi, senza intervenire. La sua candidatura sembra ormai una formalità, ma si attende ancora un annuncio ufficiale, probabilmente per non urtare gli alleati del centrosinistra.
La mobilitazione dell’8 febbraio
La segreteria regionale ha intanto fissato un importante appuntamento l’8 febbraio a Chiaravalle, dove sarà presente anche la governatrice dell’Umbria Stefania Proietti. L’evento segnerà l’inizio della mobilitazione per riconquistare Palazzo Raffaello, con una campagna che punta a far leva su temi come sanità, giovani e sviluppo economico.
La segretaria Bomprezzi ha suonato la carica: «Abbiamo avuto troppi litigi interni, ora basta. È il momento di alzare la testa. Un’alternativa è possibile, e siamo al lavoro per costruirla».
Con lo sguardo rivolto ad Ancona, il Pd cerca di compattarsi, mentre Ricci si avvicina sempre di più alla guida della sfida elettorale.