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ANCONA - Torna in primo piano la vicenda della Imr – ex Caterpillar di Jesi. I rappresentanti delle sigle sindacali e dei lavoratori dello stabilimento jesino si sono riuniti in presidio nella sede della Regione Marche, nel Piazzale Loi, antistante l’ingresso di Palazzo Leopardi, dove era in corso la seduta del Consiglio regionale, ed hanno incontrato a margine l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi e i capigruppo. Nel corso della seduta assembleare è stata votata all’unanimità una mozione di sostegno ai lavoratori di Imr.
In questa sede è intervenuto in aula sulla vicenda il presidente Francesco Acquaroli, che ha ribadito l’impegno della Regione a seguire attentamente la vicenda:
"Manteniamo alta l’attenzione sulla vicenda. Il nostro obiettivo – ha detto il presidente – è quello di tutelare i lavoratori ed allo stesso tempo anche gli investimenti, necessari per lo sviluppo e l’economia di tutto il territorio.
È necessario capire quali siano le cause che hanno portato alla mancata realizzazione del piano industriale e degli impegni sottoscritti ed occorre conoscere quali saranno a questo punto i tempi richiesti per il rispetto degli accordi”. Il presidente Acquaroli ha voluto rimarcare la ferma volontà della Regione a trattare la vicenda anche attraverso l’apertura di un tavolo regionale di confronto con azienda e rappresentanti sindacali. “Mi fa piacere – ha evidenziato il presidente – che ci sia ampia condivisione tra le parti politiche su questi temi che devono unire tutti, per tutelare il lavoro e il nostro territorio”.
L’assessore Aguzzi, incontrando i lavoratori, ha espresso loro piena e completa solidarietà, parlando di reimpiego complessivo dei 92 dipendenti e informale rassicurazione dal ministero per fare proseguire di un altro anno la cassa integrazione”.
“È giusto alzare l’attenzione su questa vicenda – ha detto – perché l’impegno congiunto della Regione, dei lavoratori e dei sindacati che li rappresentano durato tre anni è stato intenso per giungere a una soluzione della vertenza legata alla ex proprietà. Impegno che ha coinvolto anche il Ministero. Il piano industriale promesso non è stato ancora attuato e la cassa integrazione straordinaria che doveva durare un anno ne è durata tre e scadrà a maggio. La preoccupazione dei lavoratori è legittima e ho subito accolto la richiesta di attenzione sulla vicenda da parte dei loro rappresentanti nel momento in cui sono venuti qui in Regione a parlare del problema, prendendo atto della situazione e intervenendo nell’immediato. Ho chiamato l’azienda e la scorsa settimana abbiamo avuto un incontro”.
Dai colloqui intercorsi, Aguzzi riferisce che la proprietà ha ammesso la difficoltà a realizzare il piano industriale previsto ma che è in fase di redazione un piano globale per tutta la IMR, all’interno del quale è inserito anche lo stabilimento di Jesi. Mi è stato detto che il piano sarà presentato entro marzo 2025, prevedendo per il sito di Jesi il reimpiego di tutti i lavoratori. Allo stesso tempo sono state paventate incertezze riguardo ai tempi per il reinserimento dei lavoratori nel ciclo produttivo che potrebbe quindi avvenire oltre i termini di scadenza della cig straordinaria.
Per questo ho deciso di rivolgermi direttamente al ministero del Lavoro per avere rassicurazioni riguardo a un prolungamento della cassa integrazione e sono stato rassicurato nel caso appunto vi sia un piano industriale e una richiesta dell’azienda. Ho avuto contatti anche con il ministero del Made in Italy, per cui l’attenzione sulla vicenda è vigile. Ribadisco che la Regione e l’assessorato al Lavoro seguiranno la situazione della Imr di Jesi, ponendo in essere tutte quelle misure necessarie per poter dare finalmente a questi lavoratori risposte chiare sul loro futuro”.