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ANCONA -  La Regione contribuisca a fare luce sul primo suicidio in carcere del 2024, quello del 25enne fermano Matteo Concetti, che si è tolto la vita venerdì scorso in cella ad Ancona.

Lo chiede il capogruppo Pd in consiglio regionale Maurizio Mangialardi: "Credo che il consiglio regionale abbia non solo solo il diritto, ma soprattutto il dovere di approfondire la drammatica vicenda segnata dal suicidio nella casa circondariale di Montacuto del giovane Matteo Concetti. La Regione Marche ha un Garante dei Diritti della Persona, che tra le sue funzioni contempla anche quella di Garante dei Diritti dei Detenuti, e un Dipartimento Salute a cui compete anche l’assistenza sanitaria alla popolazione detenuta. Per questo motivo ho chiesto ufficialmente al presidente della quarta Commissione Sanità e Politiche sociali Nicola Baiocchi di convocare urgentemente una riunione che veda all’ordine del giorno le audizioni dell’avvocato Giancarlo Giulianelli e del dottor Antonio Draisci.

Penso che la Regione non possa far finta di nulla di fronte a questo gravissimo episodio: i consiglieri regionali devono essere messi in condizione di avere tutti gli elementi per capire ciò che è accaduto, considerato anche che la Procura di Ancona ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per istigazione al suicidio e disposto l’autopsia sul corpo del giovane per chiarire le cause della morte". 

Il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi aggiunge:  "Non voglio entrare nel merito prima di aver acquisito ulteriori informazioni - aggiunge Mangialardi - ma è indubbio che quando si verificano simili e irrimediabili tragedie dobbiamo prendere atto del fallimento del sistema carcerario. Nulla potrà ridare la vita a Matteo e risarcire il dolore dei suoi familiari, ma siamo comunque chiamati a un duplice impegno. Anzitutto, va accertata la verità sull’accaduto, a partire dalla compatibilità delle condizioni di Matteo, già segnalato dal suo avvocato come soggetto fragile e di interesse psichiatrico alla direzione del carcere, con un regime di isolamento. In secondo luogo, è tempo che, per quanto di sua competenza, la Regione si attivi per dare soluzione alla precaria situazione degli istituti penali marchigiani, segnati da gravi problemi di sovraffollamento, specie a Montacuto e Villa Fastiggi".

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