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La direttrice del carcere di Pescara, Armanda Rossi, è stata trasferita con decorrenza immediata a un’altra struttura penitenziaria, quasi contestualmente alla rivolta scoppiata ieri mattina nella casa circondariale del capoluogo adriatico dopo il suicidio di un detenuto. Si legge oggi sui quotidiani Il Centro e Il Messaggero che citano un provvedimento consegnato ieri a Rossi dai funzionari del Provveditorato diretto da Giacinto Siciliano. "Il suicidio di ieri e la rivolta che ne ha fatto seguito - scrive Il Centro - hanno evidentemente accelerato un provvedimento di trasferimento che era già pronto".

Ricordano, infatti, i due quotidiani che la Procura di Pescara ha notificato proprio nei giorni scorsi a Rossi l’avviso di conclusione di indagini in relazione a un’inchiesta, condotta da Giuseppe Bellelli, per omissione in atti d’ufficio. Un’inchiesta che molto si è basata su una relazione del magistrato di sorveglianza nella quale si citavano episodi quali richieste di permessi rimaste inevase da parte di Rossi, mancata risposta a richieste di chiarimenti del magistrato di sorveglianza o a segnalazioni di difensori di detenuti. 

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