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Sarebbe stato tradito dalle tracce di sangue lasciate sul luogo della rapina. Alle prime luci dell’Alba, il blitz dei carabinieri di Avezzano e di Agropoli scattato in provincia di Salerno, a Capaccio Paestum dove i militari hanno arrestato un 31enne italiano, già noto alle forze dell’ordine per reati analoghi, accusato di rapina pluriaggravata e lesioni personali gravi in concorso ora in custodia cautelare nel carcere salernitano di Fuorni. E aveva destato scalpore anche per le modalità di esecuzione la rapina dello scorso 23 settembre ad Avezzano (L’Aquila)  in pieno centro, nella gioielleria Quaranta fecero irruzione, in orario vicino a quello di chiusura, due persone armate di pistola e con il volto coperto. L’arrestato sarebbe l’uomo che aveva abiti e una parrucca da donna, entrambi sono entrati nel negozio di preziosi ed hanno immobilizzato e picchiato la 75enne gioielliera, puntandole la pistola alla testa e portandola poi nel seminterrato dove si trova la cassaforte: 75mila euro tra gioielli e contanti il bottino dei malviventi attesi in auto da un terzo complice, a bordo di una vettura con targa contraffatta (inseguita senza esito da una pattuglia della polizia locale). Gli inquirenti continuano le loro indagini con i Carabinieri e Procura di Avezzano che stanno cercando di individuare anche i due complici.

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