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Incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) sulla Beko. L’azienda ha confermato l’intenzione di mantenere operativo lo stabilimento di Comunanza, sebbene con una riduzione della produzione mirata a contenere le perdite economiche, attualmente stimate in 10 milioni di euro. Per garantire la sostenibilità del sito produttivo, l’azienda ha presentato un piano di investimenti da 15 milioni di euro, suddiviso nei seguenti ambiti:
4 milioni destinati allo sviluppo di nuovi prodotti,
4 milioni per il miglioramento dei processi produttivi,
4 milioni per ricerca e sviluppo,
3 milioni per l’installazione di pannelli solari.
Tuttavia, il piano prevede anche una significativa riorganizzazione della forza lavoro, con una riduzione di personale stimata tra 80 e 100 unità, oltre alla mancata conferma dei lavoratori somministrati, cioè quelli assunti con agenzia. Parallelamente, l’azienda ha annunciato la cessazione della produzione delle lavatrici di fascia bassa, dei modelli Slim e delle lavasciuga a marchio Indesit.
Secondo il piano industriale aggiornato, lo stabilimento di Comunanza dovrebbe assestarsi su una produzione annua di 430.000 pezzi, con un organico ridotto a circa 220 lavoratori. Al momento, non sono stati forniti dettagli sulle modalità di gestione degli esuberi e del personale interinale, un nodo che potrebbe essere affrontato nel corso della prossima assemblea, prevista nelle prossime ore ma entro martedì 25 febbraio.