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L’ennesimo episodio di violenza giovanile ha scosso la comunità di Tortoreto, portando alla luce un problema sempre più evidente: l’assenza di spazi e iniziative per i giovani, che si trovano a crescere in un contesto privo di riferimenti e opportunità. La denuncia arriva forte e chiara dal gruppo consiliare di opposizione "Tortoreto al Centro", che punta il dito contro l’amministrazione comunale, accusata di non affrontare seriamente il disagio giovanile e di nascondersi dietro eventi e cerimonie di facciata.
"Non un litigio, ma un pestaggio brutale"
Quanto accaduto ieri nel cuore della città non è stato un semplice litigio tra adolescenti, ma un pestaggio violento, con dinamiche inquietanti: non solo l’aggressione in sé, ma anche il clima di incitamento e l’indifferenza di chi ha assistito alla scena senza intervenire. Un copione già visto, che rimanda ad altri episodi simili verificatisi negli ultimi anni, confermando la profonda crisi sociale che attraversa le nuove generazioni.
"Con rabbia e fermezza denunciamo l’ennesimo episodio di violenza giovanile che ha scosso ieri il cuore di Tortoreto", si legge nel comunicato firmato dal capogruppo Libera D’Amelio e dalla consigliera Martina Del Sasso. "Non si tratta di un semplice litigio, ma di un brutale pestaggio tra adolescenti, alimentato da un clima d’incitamento e dall’indifferenza assoluta di chi, assistendo, ha scelto il silenzio".
Un segnale allarmante di degrado sociale
La denuncia politica è chiara e punta il dito contro la mancanza di risposte da parte dell’amministrazione, accusata di voltarsi dall’altra parte mentre la città vive un progressivo declino sotto il profilo sociale e culturale.
"È inaccettabile che, in una città che dovrebbe essere un baluardo di valori e speranze, l’amministrazione continui a voltare lo sguardo dall’altra parte, perdendosi in cerimonie e banalità, mentre i nostri ragazzi vengono abbandonati a se stessi", proseguono D’Amelio e Del Sasso. "La mancanza di spazi sicuri e strutturati – luoghi in cui studiare, ritrovarsi, socializzare e crescere – è uno degli aspetti più gravi di questo abbandono".
Secondo l’opposizione, la città di Tortoreto non offre ai giovani alternative sane, lasciandoli in balia di un contesto in cui la violenza diventa il mezzo per esprimere disagio e frustrazione.
"Un vuoto istituzionale che alimenta la violenza"
Alla base del problema ci sarebbe una carenza cronica di infrastrutture e politiche giovanili, una situazione che ha creato un vuoto incolmabile, trasformando Tortoreto in un terreno fertile per devianze e atti di violenza.
"Il senso di abbandono che traspare con crudezza da quelle immagini di violenza è un chiaro sintomo di un disagio profondo, che rischia di sfociare in ulteriori derive pericolose per l’intera comunità", afferma la minoranza. "La mancanza di infrastrutture adeguate e di politiche efficaci ha creato un vuoto incolmabile, terreno fertile per comportamenti devianti e per una violenza che non può più essere tollerata".
La critica non si ferma alla constatazione del problema, ma punta il dito direttamente contro l’inerzia dell’amministrazione comunale, che secondo i consiglieri di opposizione non sta mettendo in campo nessuna strategia concreta per invertire la rotta.
Una città ostaggio dell’indifferenza istituzionale
L’accusa è netta: la politica locale si sta rendendo complice di questa deriva, rimanendo immobile di fronte alla crescente insicurezza.
"Non possiamo più accettare che l’indifferenza istituzionale diventi complice di una deriva che condanna il nostro futuro", scrivono D’Amelio e Del Sasso. "È giunto il momento di riprendere in mano il destino dei nostri giovani, garantendo loro non solo la sicurezza, ma anche concrete opportunità di crescita in un ambiente che promuova il rispetto e la legalità".
L’appello è chiaro: serve un cambio di passo immediato, perché non bastano le parole di condanna dopo ogni episodio di violenza. Secondo la minoranza, è necessario agire subito, con investimenti in spazi giovanili, programmi educativi e una presenza più incisiva delle istituzioni a fianco delle famiglie e delle scuole.
"Basta silenzi, serve un’azione concreta"
La chiusura del comunicato è un appello forte e diretto all’amministrazione comunale, affinché si assuma la responsabilità di quanto sta accadendo.
"Questo comunicato è un urlo contro chi, con la propria inattività, ha trasformato la nostra città in un luogo dove la violenza e l’abbandono sembrano regnare incontrastati", concludono i consiglieri. "È tempo di agire, senza scuse e compromessi, per ripristinare un futuro di dignità e speranza per tutti".
Le parole dell’opposizione risuonano come un campanello d’allarme per tutta la comunità, ma la domanda resta: ci sarà una risposta da parte dell’amministrazione? O questo episodio finirà presto nel dimenticatoio, come tanti altri prima di questo?