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Più ore di assistenza per le persone con disturbi dello spettro autistico nei centri diurni socio-educativi riabilitativi a valenza socio-sanitaria (SRDis2). La Regione Marche ha deciso di dare continuità all’intervento che prevede 10 ore aggiuntive di assistenza per i frequentatori di questi centri, garantendo un supporto più adeguato alle loro esigenze. L’inserimento di persone con autismo nei centri SRDis2 richiede una maggiore presenza di personale qualificato, poiché questi utenti necessitano di un’assistenza più intensiva rispetto ad altri. Per questo motivo, sono stati stanziati 600.000 euro destinati agli enti gestori delle strutture che accolgono persone autistiche.

"Confermiamo il nostro impegno a favore delle persone con disturbi dello spettro autistico - dichiara il vicepresidente e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -. Stiamo lavorando per l’inclusione e il supporto: il potenziamento delle ore di assistenza rappresenta un ulteriore tassello nel percorso di realizzazione di una rete di servizi in grado di fornire risposte ai bisogni di salute di queste persone e delle loro famiglie".

La Regione Marche è stata la prima in Italia a dotarsi di una normativa organica sui disturbi dello spettro autistico (L.R. n. 25/2014), che promuove la piena integrazione sociale, scolastica e lavorativa nel rispetto della normativa statale vigente. Riconoscendo l’autismo come una condizione altamente invalidante in quanto determina una alterazione precoce e globale di tutte le funzioni essenziali del processo evolutivo, la Regione ha sempre posto grande attenzione al tema.

Già nel 2002 è stato attivato il progetto di integrazione socio-sanitaria “L’Autismo nelle Marche: verso un progetto di vita”, articolato in due sotto-progetti: uno per l’età evolutiva e uno per l’età adolescenziale e adulta. In particolare, quest’ultimo prevede l’attribuzione di un massimo di dieci ore aggiuntive di assistenza nei centri diurni SRDis per garantire un adeguato supporto agli utenti tramite la maggiore presenza di personale adeguatamente formato. Attualmente, il progetto coinvolge 65 persone con disturbi dello spettro autistico ospitate in 24 strutture distribuite sul territorio regionale.

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