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Si è spenta all’età di 103 anni Adriana Moschetti, figura di grande rilievo nel mondo dell’istruzione e molto conosciuta sia nelle Marche che in Emilia Romagna, dove ha vissuto a lungo e lasciato un segno profondo. Dopo quarant’anni trascorsi nell’Emilia, era tornata nella sua terra d’origine, ma la sua scomparsa ha suscitato grande commozione anche nel Bolognese, dove in molti la ricordano con affetto e dove probabilmente qualcuno si metterà in viaggio per partecipare alle esequie, in programma oggi nel primo pomeriggio.

Nata l’8 agosto 1921 a Ripatransone, Adriana Moschetti apparteneva a una famiglia numerosa: era l’ultima di otto figli. Suo padre era impiegato comunale, mentre la madre insegnante, ed è proprio da quest’ultima che ha ereditato la passione per la scuola e per l’educazione. Dopo aver frequentato l’Istituto Magistrale, ha vinto giovanissima il suo primo concorso, iniziando ad insegnare nel territorio ripano.

Nel 1943 si unì in matrimonio con Giorgio Boccabianca, ma il destino fu crudele: nel 1957 il marito venne a mancare prematuramente, lasciandola vedova. Nonostante il dolore, la sua dedizione alla scuola non venne mai meno, e la sua carriera la portò in Emilia Romagna, dove per circa quarant’anni insegnò a Pianoro, formando intere generazioni di studenti e lasciando un ricordo indelebile nella comunità scolastica locale.

Dopo il pensionamento, ha scelto di tornare a San Benedetto del Tronto, città dove ha trascorso gli ultimi anni della sua lunga vita, circondata dall’affetto di amici e conoscenti. Con la sua scomparsa se ne va una donna di grande cultura, un’educatrice appassionata che ha dedicato la sua esistenza alla crescita delle giovani generazioni, lasciando un’eredità umana e professionale che resterà impressa nella memoria di chi l’ha conosciuta.

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