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ANCONA - Medicina e Ingegneria per migliorare la salute dei pazienti, potenziare la ricerca e abbassare i costi di gestione: dalla tecnica mininvasiva uniportale alla telemedicina.
L’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche ha presentato il progetto ’Mosaico’ per il monitoraggio domiciliare postoperatorio dei pazienti sottoposti a interventi per tumori al polmone in Chirurgia Toracica.
Pensato un anno fa grazie alla collaborazione tra il dottor Majed Refai, Direttore della Struttura Operativa Dipartimentale di Chirurgia Toracica, e il professor Michele Germani, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche dell’Università Politecnica delle Marche, è operativo da circa sei mesi ed è già stato utilizzato da oltre 30 pazienti dimessi dal reparto di Chirurgia Toracica e seguiti a livello domiciliare.



Il percorso è virtuoso: “Un sistema altamente innovativo _ sono le parole del Direttore Generale dell’AOU delle Marche, Armando Marco Gozzini _ grazie al quale il paziente può seguire il decorso post-operatorio a casa come se però fosse in ospedale, con tutte le sicurezze del caso. Ciò produce minori tempi di attesa e più disponibilità di posti letto. Intelligenza Artificiale e Telemedicina rappresentano il futuro in sanità e garantiscono opportunità straordinarie ed equità nelle cure. Stiamo pensando di applicare la stessa tecnologia anche ad altri ambiti clinici”.

La Chirurgia Toracica di Torrette ha a disposizione 3 kit e ognuno viene utilizzato in ambito domiciliare per circa due settimane. Considerando che nel 2024 il reparto diretto dal dottor Majed ha effettuato circa 400 interventi, oggi entrando a regime circa 150 pazienti potrebbero seguire la degenza a casa liberando posti letto e migliorando la qualità delle cure a fronte di un investimento economico assolutamente sostenibile.

I numeri dell’Unità Operativa lo stanno a dimostrare. La Chirurgia Toracica di Torrette in questi anni ha raggiunto risultati straordinari: “I pazienti operati di tumore al polmone nel nostro reparto a 30 giorni dall’intervento sono a mortalità Zero _ afferma il dottor Majed Refai _. Lo scrive nero su bianco Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ndr.) attraverso il PNE, il Piano Nazionale Esiti che ha preso in esame l’orizzonte temporale degli ultimi quattro anni. Si tratta del primo centro a livello nazionale per gli interventi con tecnica uniportale e tra i primi tre in Italia per volume complessivo di attività. Lo sviluppo e il consolidamento di nuove tecniche chirurgiche sul fronte dei tumori polmonari e metastasi polmonari è costante. Un dato più di altri spiega i vantaggi della chirurgia mininvasiva che consente complesse tipologie di intervento mediante una singola incisione di 3,5 centimetri sulla parete toracica laterale: nel volgere di pochi anni le degenze medie dei pazienti sono passate da 15 a 3 giorni e mezzo. Con l’introduzione del progetto ’Mosaico’ aumentiamo la qualità delle cure”.

Il kit del progetto ’Mosaico’ prevede quattro strumenti di misurazione dei parametri vitali: saturazione, frequenza cardiaca, temperatura, pressione arteriosa, ECG, frequenza respiratoria, compreso uno smartphone per il monitoraggio di alcuni parametri vitali e di salute. L’anima del progetto ’Mosaico’, tuttavia, è la App su cui i pazienti caricano ogni giorno i risultati delle analisi fatte a casa e subito consultabili dal personale ospedaliero.

Fondamentale la collaborazione con l’ateneo anconetano: “Il software su cui abbiamo lavorato elabora algoritmi specifici e consente di conoscere in tempo reale le condizioni dei pazienti _ aggiunge il professor Germani dell’Univpm con cui ha collaborato l’ingegner Manila Caragiuli _. Il suo utilizzo è semplice anche per quelle persone poco avvezze alla tecnologia, pazienti che però vengono formati all’uso del kit e che possono restare in contatto con noi per il supporto tecnico necessario. L’unico problema è legato alla connettività di alcune zone geografiche del territorio dove la linea internet è più debole, ma anche lì si sta lavorando per limitare i disagi. Si tratta di un sistema di assoluto livello e a basso costo; ogni kit costa tra 700 e 1.000 euro”.

L’importanza della ricerca è stata ribadita anche da Gian Luca Gregori, Magnifico Rettore dell’Università Politecnica delle Marche: “L’innovazione tecnologica risulta essere determinate per una sanità innovativa volta a cogliere le nuove sfide dell’assistenza - precisa Gregori -, ciò richiede una sinergica ed efficace integrazione fra differenti tipologie di discipline scientifiche e di strumentazione. Va poi evidenziato il rapporto efficace tra l’Università e l’Azienda Ospedaliera diretta dal Dot È emozionante assistere al connubio con l’integrazione degli strumenti. Non voglio dimenticare però gli altri due input decisivi, ossia il rapporto efficace tra l’università e l’Azienda Ospedaliera diretta dal dottor Gozzini, aspetto, questo, mai scontato. Non può quindi sfuggire che la ricerca risulta determinante per tutta la Comunità evidenziando l’attività svolta in questo progetto , dal professor Germani”.

Dal 2014 il dottor Majed Refai ha avviato il programma di chirurgia Mininvasiva in Chirurgia Toracica per interventi complessi al polmone. In questo lasso di tempo la tecnica innovativa ha preso il sopravvento e oggi rappresenta il 90% dell’attività chirurgica svolta: ad oggi sono stati effettuati oltre 2000 interventi chirurgici maggiori sul polmone con la tecnica uniportale. Andando avanti nel percorso di crescita, nel 2017 Refai ha introdotto il Progetto ERAS (Enhanced Recovery After Surgery) all’interno dell’Azienda, con l’obiettivo di costruire un percorso assistenziale incentrato sul benessere del paziente e finalizzato alla minimizzazione dello stress postoperatorio e del dolore, a una dimissione precoce, appunto con una pronta ripresa funzionale, che consenta il più rapido ripristino della vita sociale e lavorativa normale.
Il Progetto Eras vede la fattiva collaborazione tra il personale della Chirurgia Toracica e gli specialisti di altre unità operative, dai fisioterapisti ai nutrizionisti passando per anestesisti e lo stesso personale infermieristico; un contributo fondamentale in grado di garantire i risultati ricordati e mantenere da tre anni l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche come miglior ospedale pubblico in Italia.
Lo scopo del monitoraggio è quello di intercettare a domicilio l’insorgenza di eventuali complicazioni quanto più precocemente possibile, permettendo di anticipare eventualmente la visita di controllo - di solito prevista dopo 12 giorni dalla dimissione - ed evitando inutili accessi al pronto soccorso e ricoveri inappropriati.

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