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TERAMO – Una sentenza che chiude, almeno sul piano giudiziario, una delle pagine più dolorose dell’estate scorsa. Il 39enne Daniele Spinelli, residente ad Alba Adriatica, ha patteggiato una condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione per l’accusa di omicidio stradale, fuga e omissione di soccorso, in seguito al tragico incidente che il 22 agosto 2024 ha causato la morte del noto vivaista giuliese Giuseppe Montini, 60 anni.
L’incidente avvenne in pieno giorno, sul lungomare di Giulianova, mentre la vittima stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. Montini fu investito da una Jaguar E-Pace a noleggio, condotta da Spinelli, a bordo della quale si trovava anche un passeggero. L’impatto fu violentissimo. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, per l’imprenditore non ci fu nulla da fare: i traumi riportati erano troppo gravi.
Invece di fermarsi a prestare aiuto, Spinelli si allontanò dal luogo dell’incidente, rendendosi irreperibile per diverse ore. Solo successivamente si presentò spontaneamente alla caserma dei carabinieri di Giulianova, dove ammise le proprie responsabilità. Questo comportamento, pur consentendogli di evitare l’arresto in flagranza, ha aggravato la sua posizione processuale.
Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Teramo, Roberto Veneziano, ha accolto la richiesta di patteggiamento presentata dai legali dell’imputato, valutandola positivamente anche alla luce della confessione e della disponibilità a collaborare. Tuttavia, la pena non è stata sospesa, e si è proceduto anche con la revoca della patente di guida, un provvedimento automatico nei casi più gravi di violazione del codice stradale.
La comunità di Giulianova, profondamente colpita dalla scomparsa di Montini – imprenditore molto conosciuto e stimato nel settore florovivaistico – ha seguito con attenzione l’evoluzione della vicenda. Rimane l’amarezza per una vita spezzata in modo tanto assurdo e la consapevolezza che la giustizia, pur intervenuta, non potrà mai restituire quanto è stato perso. Una tragedia che riafferma l’importanza della responsabilità alla guida e del rispetto per la vita altrui.

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