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Brucia ancora la chiesa di Santa Croce e Santa Maria della Misericordia a Bellante. Proseguono quindi le complesse operazioni di intervento da parte dei vigili del fuoco di Teramo. La combustione covante, senza sviluppo di fiamme, continua ad interessare alcuni vecchi pilastri e travi della struttura in legno, all’interno della muratura che ha uno spessore di circa 90 cm, ma anche nel ristretto spazio tra la cupola e la copertura esterna del tamburo ottagonale nella zona dell’abside.
I pompieri continuano a monitorare le temperature sviluppate dalla combustione in atto, attraverso i fori praticati nella muratura: in questi vengono inserite delle piccole lance antincendio per controllare i focolai e raffreddare la struttura.
Un altro foro è stato praticato sulla copertura del tamburo per far uscire il fumo che contiene alte percentuali di ossido di carbonio, un gas tossico prodotto dalla combustione in ambienti chiusi.
Durante la notte scorsa è stato mantenuto un presidio per controllare la situazione. Al momento la parte più bassa dei pilastri in legno è stata spenta, ma per la parte superiore è necessario operare dall’esterno.
In mattinata è arrivata sul posto anche l’autoscala del Comando di Pescara che è in grado di raggiungere un’altezza di 39 metri ed è al momento utilizzata per realizzare una cerchiatura con fasce in poliestere del tamburo e metterlo in sicurezza.
Successivamente i vigili del fuoco si caleranno con tecniche SAF e, con l’ausilio di un’autogrù, per procedere alla rimozione di parti della gettata in cemento del tetto, per poi accedere nella zona superiore alla cupola e spegnere le parti in legno che sono ancora interessate da fenomeni di combustione.

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