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“Non basta non dimenticare, conoscere soltanto con la mente, occorre non scordare, non fare uscire dal cuore”. Con queste parole di Lucrezia Ercoli si è concluso ieri sera ad Ancona lo spettacolo “La banalità del Male”, evento di chiusura della Giornata della Memoria che ha voluto celebrare la memoria della Shoah attraverso le chiavi della pop filosofia e il contributo che la cinematografia ha dato al racconto dell’Olocausto.

Lo spettacolo inedito, ideato da Lucrezia Ercoli a cui ha partecipato il docente e scrittore Andrea Minuz, ha voluto raccontare come il cinema ha affrontato il tema dell’Olocausto e della Shoah impreziosendo la narrazione attraverso alcuni punti di vista filosofici come quello di Adorno secondo cui era impossibile fare arte dopo la Shoah: “Scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto barbarico”, fino alla famosa teoria di Hannah Arendt sulla “banalità del male” che ha dato il titolo allo spettacolo.

Il docente Andrea Minuz ha tenuto una lectio sul cinema della Shoah attraverso tre film che, pur nella loro differenza artistica e narrativa, hanno segnato uno spartiacque nel racconto dell’Olocausto: Schindlers’ list di Steven Spielberg, La vita è bella di Roberto Benigni e Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino.

Toccanti ed emozionanti le esecuzioni live della band Factory che per l’occasione ha arricchito l’ensemble con la voce chiarissima della piccola Asia Sardella, soli 7 anni, che in apertura ha cantato Gam Gam. E poi ancora la musica del violino con la colonna sonora di John Williams per Schindler’s list, ma anche brani che hanno raccontato Auschwitz come l’omonima canzone di Francesco Guccini o “Il carmelo di Echt” di Franco Battiato col suo riferimento ad Edith Stein.

Una serata realizzata in collaborazione con il comune e con la comunità ebraica della cittadina dorica rappresentata da Marco Ascoli Marchetti e che ha registrato il tutto esaurito con spettatori prenotati (i biglietti erano andati esauriti in poco più di 5 minuti il giorno di apertura delle prenotazioni) provenienti da tutte le Marche.

In apertura i saluti dell’amministrazione comunale con l’assessore alla cultura Anna Maria Bertini: “abbiamo voluto questa serata un po’ diversa rispetto ai momenti istituzionali e alle commemorazioni della Shoah – ha detto la Bertini - Grazie a Popsophia abbiamo cercato di dare in chiave filosofica una lettura del tema dell’Olocausto”.

“Partecipare alla Giornata della Memoria non è un evento felice - ha aggiunto Marco Ascoli Marchetti - e quest’ anno lo è ancora un po’ meno. “Il mai più” che ogni anno pronunciamo si è ripresentato e il ricordo di quanto successo è oggi quanto mai necessario. Ricordare significa mantenere le persone in vita ecco il valore della memoria ed è questo che noi vogliamo fare”.

Presente alla serata alla Mole Vanvitelliana anche Donatella D’Amico direttore generale dell’ufficio scolastico regionale che ha sottolineato come questa giornata sia centrale per la formazione extra curriculare degli studenti delle Marche: “Oggi per le 229 scuole di tutta la Regione è stata una giornata importante. Sentiamo forte il vento delle guerre e non c’è chi ha ragione e torto. E’ sangue, terrore, violenza. Riscoprire nella scuola la libertà da ogni violenza è fondamentale”.

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