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ANCONA - Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) ha presentato ufficialmente la propria lista di candidati alle elezioni regionali delle Marche.
L’incontro, ospitato nella sede elettorale di Matteo Ricci presso la Galleria Dorica, ha visto la partecipazione dei portavoce nazionali Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, accanto allo stesso Ricci, candidato alla presidenza della Regione.

“Una lista – si legge in una nota - che è insieme proposta politica e biografia collettiva: frutto di un lavoro capillare, partecipato, radicato nei territori. Avs si presenta all’appuntamento elettorale con un gruppo eterogeneo che intreccia esperienze istituzionali, competenze professionali, militanza sociale, visione ecologista e passione civile.
Un progetto che mette al centro giustizia sociale, transizione ecologica, dignità del lavoro ed equità territoriale, in netta discontinuità con le scelte dell’attuale giunta regionale.
Il contributo di Avs alla stesura del programma della coalizione rappresenta uno dei segmenti più avanzati e coerenti dell’intero fronte progressista: dalla Legge sul Clima alla proposta per un Salario Minimo Marchigiano, dalla difesa della sanità pubblica alla promozione dell’ospitalità diffusa, dalle politiche per le aree interne a quelle per la cultura, i giovani e la formazione.

Accanto a profili emergenti, trovano spazio nomi che hanno già offerto un contributo significativo nella vita pubblica marchigiana.
È il caso, tra gli altri, di Sandro Bisonni, già consigliere regionale; Giovanni Gaspari, sindaco storico di San Benedetto del Tronto; Andrea Nobili, avvocato ed ex assessore alla cultura ad Ancona, poi garante dei diritti regionali; Caterina Di Bitonto, ex assessora comunale e oggi imprenditrice agricola; Enzo Piermarini, già consigliere a Montecassiano; Patrizia Sagretti, agronoma e attivista; Caterina Osimani, consigliera a Osimo; Agnese Santarelli, capogruppo AVS a Jesi; Enrico Pergolesi, consigliere comunale a Senigallia.
Tra i candidati, anche Gianluca Carrabs, capogruppo AVS nel Consiglio Comunale di Urbino e figura di riferimento per l’economia ambientale e il rilancio delle aree interne, e Sabrina Santelli, imprenditrice e già assessora a Pergola, impegnata nei temi dell’innovazione e della giustizia sociale. Entrambi tra i promotori del Patto per il Clima, il Lavoro e la Salute, simbolo dell’impegno concreto di AVS per una Regione più giusta, più verde e più coesa.
AVS guarda al futuro: tra i candidati, numerose le presenze giovani, espressione di un’energia nuova che mette al centro competenza, creatività e desiderio di cambiamento”.

“Perché se le Marche hanno bisogno di esperienza – prosegue il documento - hanno ancor più bisogno di visione, di coraggio e di una politica che torni ad ascoltare, proporre, decidere.
Questa destra si riempie la bocca ogni giorno di patria e popolo, ma poi favorisce le lobby della sanità privata, trasformando la salute in una merce,” ha dichiarato Nicola Fratoianni.
“Noi proponiamo un cambiamento vero, radicale ma concreto, per costruire alleanze e governare bene le Marche.”

“Acquaroli ha portato la Regione al capolinea,” ha aggiunto Angelo Bonelli.
“Noi vogliamo fermare questa destra e restituire alle Marche una sanità pubblica, territori valorizzati e giustizia sociale.”

“Nel nostro programma le questioni sociali e ambientali sono prioritarie” ha concluso Matteo Ricci “ci costringono ad una campagna elettorale estiva e allora noi andiamo in spiaggia tra la gente e lo facciamo con un mezzo speciale: un’imbarcazione che pulisce i mari dalla plastica perché è un manifesto galleggiante per noi. Vogliamo che le Marche abbiano il mare più pulito d’Italia. È un modo per sottolineare la questione ambientale come prioritaria, del resto e lo abbiamo già detto, vogliamo diventare in Europa la regione con la migliore qualità della vita, misurata in Bes”.

“Noi vogliamo contrastare la povertà nelle Marche e ciò significa non solo adoperarsi per il lavoro ma anche adoperarsi contro il lavoro povero per questo abbiamo detto che dal 29 di settembre chiunque voglia lavorare con le Marche e per le Marche non potrà essere pagato meno di 9 euro all’ora: vogliamo il salario minimo regionale perché sotto 9 euro all’ora non è lavoro e sfruttamento” ha proseguito, per poi concludere: “E poi vogliamo lanciare un messaggio forte: nel primo consiglio regionale che faremo noi riconosceremo lo Stato palestinese”.


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