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La bacchetta tra i denti come per addentare gli arrosticini abruzzesi. Così il maestro teramano Enrico Melozzi ha omaggiato la sua terra, l’Abruzzo, dal palco del teatro Ariston durante quarta serata del 74/o festival di Sanremo. Un gesto semplice che è stato colto da molti e divulgato sui social, sulla spinta della passione per le “rustelle”.
"Nel cuore dell’Abruzzo - ha commentato lui stesso sulla sua pagina Facebook - tra i profumi dell’arrosto e le melodie della tradizione, c’è un mondo di poesia e musica pronta a esplodere. Come un direttore d’orchestra che usa la bacchetta con maestria, noi abruzzesi dirigiamo un’armonia di colori e suoni che va oltre il semplice piacere culinario".
"Con la bacchetta fra i denti e lo sguardo rivolto al cielo - ha scritto ancora - celebriamo la nostra terra non solo per la sua cucina, ma per la sinfonia di emozioni che suscita. L’Abruzzo è una partitura da eseguire con passione e rispetto, dove ogni nota racconta una storia di tradizione e bellezza".
"È tempo di alzare le braccia e dirigere il nostro destino verso un futuro fatto di cultura e poesia - si legge alla fine del post che ha accompagnato la foto - dove la musica degli Abruzzi risuona nell’anima di chiunque abbia il privilegio di ascoltarla. Viviamo l’Abruzzo come una grande orchestra, pronti a far vibrare il cuore del mondo con la nostra arte e il nostro spirito indomito. Forza Abruzzo, la tua melodia è eterna!".