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ASCOLI - La partita di Piacenza, contro la Feralpisalò, vale un pezzo grande così di salvezza. È uno scontro diretto e mister Fabrizio Castori, due successi in tutto nelle 12 partite della sua gestione (bottino da 11 punti), deve ancora vincerne uno. Ha sgambettato il Catanzaro in casa, a metà dicembre, e il Como a domicilio, il mese scorso: entrambe lottano per l’obiettivo opposto. Ma con le piccole o comunque con chi sgomita per la sopravvivenza, niente: pari a Reggio Emilia, al ridebutto sulla panchina del Picchio, per Castori, sconfitte contro Spezia e Sudtirol al Del Duca e col Pisa all’Arena Garibaldi.
Ecco, all’Ascoli manca un pieno contro una diretta concorrenza alla salvezza. Vietato rimandare ancora l’appuntamento. E allorai bianconeri sono partiti con un giorno d’anticipo per il ritiro emiliano. Perché sabato alle 14, allo stadio Garilli, tappa cruciale. Leoni del Garda penultimi, due punti sotto, Ascoli un gradino sopra a quota 23. In un giornata peraltro, la numero 26, con altre due sfide che potrebbero ridisegnare la classifica in coda: Ternana-Lecco e Cosenza-Sampdoria.
Per Marco Zaffaroni, alla Feralpisalò da fine ottobre, percorso simile a quello di Castori, che incrocerà per la prima volta: 16 punti in 15 partite, e attenti: 11 sono maturati proprio al Garilli. Bresciani comunque reduci da due sconfitte consecutive, con Palermo e Bari, e sabato orfani del capocannoniere della squadra, Mattia Compagnon, autore di quattro gol.Nell’Ascoli pareva potesse recuperare Nestorovski, invece niente. Il macedone è rimasto a casa per il problema al polpaccio che si sta trascinando da un po'. Davanti insomma, scelta quasi obbligata, Mendes più Rodriguez, visto che lo slovacco Duris non è ancora al meglio. In Emilia assenti pure Gagliolo, Kraja, Tavcar e Bogdan. Mentre è di nuovo disponibile, dopo la squalifica, Valzania.