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ANCONA - La Polizia di Stato della questura di Ancona ha dato esecuzione al decreto di sospensione cautelare di misura alternativa alla detenzione, emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Ancona, con il quale è stato disposto il ripristino dell’esecuzione della pena in carcere a carico di una quarantaseienne italiana.
Nel luglio 2012, la donna, in stato di ubriachezza, si era infatti resa protagonista di una aggressione, dapprima verso la proprietaria di un locale pubblico di questo centro e, successivamente, ai danni degli operatori delle forze dell’ordine intervenuti, danneggiando, peraltro, una vetrata della caserma in cui era stata condotta.
Per il fatto in questione, la donna veniva condannata dal Tribunale di Ancona ad 8 di reclusione, pena poi confermata dalla Corte d’Appello nel luglio 2017 e divenuta irrevocabile nel novembre successivo.
Nel settembre del 2016 la donna veniva tratta in arresto per resistenza e lesioni personali ai danni di operatori delle forze dell’ordine e condannata dal Gup presso il Tribunale di Ancona, nell’ottobre del 2019, a 6 mesi di reclusione, sentenza divenuta irrevocabile il mese successivo.
Nel marzo scorso, alla donna era stato notificato un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti relativamente alle due sentenze già menzionate.
Per l’espiazione della pena, la donna veniva ammessa al regime alternativo della detenzione domiciliare nel novembre del 2024.
Nonostante la misura a cui era sottoposta, però, la notte del 24 dicembre scorso, gli operatori della Squadra Volanti della questura di Ancona rintracciavano la donna in una pubblica via in evidente stato di ubriachezza.
Per tale motivo l’Ufficio di Sorveglianza di Ancona sospendeva il beneficio della detenzione domiciliare, ripristinando l’esecuzione della pena in carcere. Nel pomeriggio dello stesso 24 dicembre, il personale della Squadra Mobile dava esecuzione al provvedimento e conduceva la condannata presso la Casa Circondariale di Pesaro per l’espiazione della pena.
Nel gennaio 2025, l’Ufficio di Sorveglianza di Ancona ammetteva nuovamente la donna al regime alternativo della detenzione domiciliare.
Nonostante avesse nuovamente beneficiato della misura alternativa al carcere, però, la sera dello scorso Ferragosto, ella veniva sorpresa in una via del centro di Ancona dagli operatori della Squadra Volante della Questura di Ancona alla guida di un’autovettura sotto l’effetto dell’alcool, con accertato tasso alcolemico di 2,30 g/l. A seguito del ritiro della patente di guida, la donna assumeva, oltretutto, un atteggiamento oltraggioso nei confronti degli agenti operanti.
Per tali fatti, la donna veniva denunciata alla locale Procura della Repubblica in ordine ai reati di evasione, guida sotto l’effetto dell’alcol ed oltraggio a pubblico ufficiale.
Alla luce di tutto ciò, l’Ufficio di Sorveglianza di Ancona sospendeva il beneficio della detenzione domiciliare, disponendo nuovamente nei confronti della quarantaseienne il ripristino dell’esecuzione della pena in carcere.
I poliziotti della Squadra Mobile della Questura dorica hanno rintracciato la condannata e, dopo le formalità di rito, l’hanno associata alla Casa Circondariale di Pesaro per l’espiazione della pena.
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