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Un  nuovo Percorso diagnostico terapeutico assistenziale  per la fibrosi polmonare, messo a punto dall’Agenzia sanitaria regionale abruzzese, diretta dal manager aquilano Pierluigi Cosenza, con il gruppo di lavoro composto da specialisti in pneumologia, reumatologia, radiologia e da un referente di medicina generale. L’obiettivo  "Standardizzare e migliorare la gestione clinico-assistenziale della fibrosi polmonare, garantendo un approccio coordinato tra i diversi livelli di cura, definendo i criteri per la diagnosi precoce, il followup clinico, la gestione terapeutica e la continuità assistenziale, nel rispetto delle linee guida nazionali e internazionali: il tutto in un approccio multidisciplinare e integrato". L’approvazione del documento tecnico è avvenuta con la delibera di Giunta 544 del 28 agosto scorso, ed ora quanto previsto dal Ptda dovrà essere adottato dalle quattro Asl abruzzesi, come strumento operativo di riferimento per la presa in carico integrata dei pazienti affetti da fibrosi polmonare. Tra le novità, l’istituzione, in ciascuna azienda, di un "Fibrosi Board", un team multidisciplinare, composto dallo pneumologo, con funzioni di coordinamento, da un radiologo e un reumatologo, con possibilità di coinvolgere altri specialisti a seconda dei casi. Il Fibrosi board è coadiuvato dalla figura del "case-manager", che si occupa di informare il paziente sui successivi passaggi diagnostici e terapeutici da eseguire, di contattare i professionisti del team multidisciplinare e di mantenere i contatti con gli specialisti del territorio e i medici di medicina generale. Per garantire una gestione mirata e presa in carico del paziente, le Asl dovranno attivare ambulatori di Fibrosi Polmonare, nell’ambito delle Unità operative di Pneumologia, gestiti dallo pneumologo e a cui fanno riferimento tutte le figure professionali che compongono il "Fibrosi board". "L’obiettivo dei percorsi diagnostico, terapeutico e assistenziali - ha detto il direttore Cosenza -, compreso l’ultimo messo a punto, relativo alla fibrosi polmonare, è quello di assicurare un approccio globale e coordinato, attraverso il coinvolgimento delle varie professionalità sanitarie e l’impiego, in modo efficiente, delle risorse. Questa standardizzazione del servizio in tutte e quattro le Asl, garantirà anche minori costi per la sanità regionale, a fronte di un incremento qualitativo della risposta terapeutica".




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