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Ad Ancona, una vicenda di estremo disagio familiare, una madre di 35 anni è accusata di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. La situazione di degrado in cui vivevano i suoi quattro figli, tutti minorenni, sarebbe stata portata alla luce dagli insegnanti del doposcuola frequentato dal figlio maggiore, all’epoca dei fatti quindicenne.
Era novembre del 2022 quando il ragazzo si presentò a scuola con il viso e il corpo pieni di lividi, suscitando immediata preoccupazione tra gli insegnanti. Dopo la segnalazione ai servizi sociali, il giovane raccontò che era stata la madre a picchiarlo, descrivendo episodi di violenza che includevano graffi, ferite al labbro, e oggetti lanciati contro di lui, tra cui una sedia e un bicchiere di vetro. Il ragazzo aggiunse che non era la prima volta che subiva tali maltrattamenti.
La madre, di origine sudamericana, avrebbe perso spesso la pazienza quando il figlio la rimproverava per non prendersi cura adeguatamente di loro, preferendo uscire tutte le sere e lasciando mancare anche le necessità fondamentali. La donna, in diverse occasioni, avrebbe afferrato il figlio per i capelli, strattonato per la maglietta e spinto con la testa contro il muro, lasciandogli una cicatrice visibile. In un episodio, il ragazzo fu ricoverato in ospedale con una prognosi di otto giorni. Tutti questi atti di violenza darebbero avvenuti davanti agli altri fratellini, il più piccolo dei quali ha solo 10 anni.
Le condizioni di vita nella loro abitazione erano altrettanto preoccupanti. Spesso mancava l’acqua perché la madre non pagava le bollette, costringendo i bambini a lavarsi alla fontanella del parco vicino casa. Questa situazione di degrado ha spinto il Tribunale dei Minorenni a sospendere la potestà genitoriale alla donna e ad affidare i quattro figli a una casa famiglia.
Questa mattina si è tenuta l’udienza preliminare per la madre, assistita dall’avvocato Marta Mere. La donna ha richiesto l’accesso alla giustizia riparativa, un percorso introdotto con la riforma Cartabia, che mira a risanare il legame tra vittima e reo attraverso un mediatore. Secondo la difesa, la 35enne avrebbe attraversato un periodo difficile ma è pronta a cambiare per il bene dei figli. L’udienza è stata rinviata a settembre per valutare la fattibilità del percorso di giustizia riparativa.
I figli minorenni sono assistiti dall’avvocato Giulia Marinelli e hanno come tutori gli avvocati Arianna Beni e Stefania Frega.