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Cadendo dalla bici ha riportato un trauma cranico che si è rivelato fatale per Monica Tassoni. E’ morta così la 55enne dirigente della Regione Abruzzo, rimasta vittima sabato scorso di un incidente stradale in via D’Annunzio a Giulianova. Ad evidenziarlo l’autopsia effettuata nelle ultime ore dall’anatomopatologo Giuseppe Sciarra, cui la procura ha affidato l’esame medico legale. La causa del decesso risiederebbe nella frattura della base cranica, successiva all’impatto sull’asfalto.

La donna stava pedalando in bicicletta e vicino a lei c’era il figlio 13enne, che ha assistito alla drammatica scena: i due stavano rincasando quando la donna sarebbe stata toccata da un suv che procedeva nello stesso senso di marcia. Il conducente del mezzo, un 50enne romano in vacanza a Giulianova, come da prassi, è ora indagato per omicidio stradale.

Ma sarà la polizia stradale, anche attraverso la visione delle immagini delle telecamere presenti nella zona del sottopasso di via D’Annunzio, a fare luce sull’esatta dinamica dell’incidente, che è costato la vita a Monica Tassoni. Un dramma che riapre il tema della sicurezza stradale per i ciclisti.

I funerali sono stati fissati per mercoledì 5 giugno, alle ore 11, al Santuario della Madonna dello Splendore. Lì Giulianova darà l’ultimo saluto alla funzionaria della Regione Abruzzo. Prima salma sarà accolta nella camera ardente allestita nella casa funeraria Gerardini, in via Prato, a seguito del nulla osta del pubblico ministero Greta Aloisi per le esequie.

Tutti la ricordano come una donna dal cuore buono, dedita al lavoro e molto attiva: tanto che da poco aveva conseguito l’ennesima laurea.



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