Calcio Serie D - Ancona, il nuovo proprietario Agnello al sindaco Silvetti: "Se decadrà la matricola, chi pagherà i creditori?"

Francesco Agnello, proprietario dell’Unione Sportiva Ancona, in un comunicato esprime la sua disponibilità a mantenere gli obiettivi comuni del club, rispettando le aspettative dei tifosi biancorossi. In qualità di amministratore unico e legale rappresentante della società, Agnello ha confermato il suo impegno e ha espresso rispetto verso tutti gli imprenditori che stanno seguendo attentamente la vicenda, in attesa della conclusione del confronto con il Comune e il Sindaco.
L’imprenditore campano, che ha rilevato la società da Tiong, ha però lamentato la mancanza di riscontro da parte dell’amministrazione comunale nonostante i numerosi tentativi di incontro.Una assenza di comunicazione che sta destando serie preoccupazioni riguardo alla possibilità di iscrizione della squadra al prossimo campionato di Serie D.
Nel suo comunicato, Agnello ha posto alcuni quesiti all’amministrazione comunale di Ancona. Ha chiesto chiarimenti sulla crisi d’impresa dichiarata alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) dal Comune e sui contenuti specifici di tale dichiarazione sollevando dubbi sulla regolarità del bando pubblico aperto per l’assegnazione delle quote dell’US Ancona.
Agnello ha infine sollevato preoccupazioni riguardo ai fornitori e ai creditori in caso di decadenza della matricola dell’US Ancona, chiedendo al Sindaco di dare priorità alla tutela dei lavoratori e della popolazione.
Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, dichiarando all’ANSA che è difficile commentare un comunicato denso di inesattezze tecniche. Ha assicurato che l’amministrazione comunale continuerà ad andare avanti nel nome della trasparenza con la procedura che si concluderà lunedì mattina alle 9.00, aperta a tutti coloro che possono dimostrare solidità economica e progettualità.
Il Sindaco ha inoltre precisato di aver ricevuto precise istruzioni dalla FIGC, rappresentata dal Presidente Gravina, e di essere ben consapevole del contenuto della missiva inviata alla società US Ancona, in cui si chiedeva di onorare precisi impegni entro una scadenza perentoria.
La situazione rimane tesa e il futuro di US Ancona sembra ancora incerto, in attesa di ulteriori sviluppi e chiarimenti da entrambe le parti coinvolte.