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Un 18enne anconetano ha rischiato la vita per una sfida social, la cosiddetta “train surfing”. Per 100 chilometri è rimasto attaccato alla coda di un treno Intercity, il direttissimo Civitanova Marche-Pescara. È rimasto appeso lì per tutto il tragitto, ovviamente facendosi riprendere per postare la sua impresa sul web. Un rischio incalcolabile, una storia che avrebbe potuto concludersi in tragedia.

Tutto sarebbe avvenuto una ventina di giorni fa, come riportato dal Corriere Adriatico. Il giovane, che vive con la famiglia nell’Anconetano, ha cominciato la sua bravata da Civitanova, nel maceratese, agganciandosi alla coda del convoglio. Incredibilmente è riuscito a mantenere la sua posizione per circa un’ora.

Poi, arrivato in Abruzzo, a Pescara, si è deciso a scendere, ma si trovava in condizioni preoccupanti, tanto che è stato visto barcollare da un ferroviere che ha lanciato l’allarme. Sono stati subito chiamati i soccorsi, così come la polfer che dopo aver riaffidato il ragazzo ai genitori lo ha sanzionato con una multa da 516 euro.

E tra le forze dell’ordine adesso è allarme, perché si teme l’effetto emulazione. La scena infatti non è stata troppo differente da quelle analoghe visibili su youtube. Una moda pericolosissima. Precedenti in Italia si sono già visti al Nord, dove qualche filmato è comparso. Alcuni indossano maschere e cappucci. Salgono sul tetto dei vagoni e la sfida viene vinta da chi riesce a rimanere, o camminare e in alcuni casi anche saltare, sui convogli del treno per più tempo, prima di catapultarsi giù dal convoglio. Poi c’è appunto la variante di restare appesi il più a lungo possibile.

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