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Nel gruppo di 26 italiani della Global Sumud Flotilla rientrati ieri sera c’è anche l’anconetana Silvia Severini. La 54enne durante lo scalo in Turchia aveva chiamato il marito per avvisarlo della buona notizia.
Un grande sollievo anche per i suoi figli e tutti i marchigiani preoccupati per le sue sorti dopo l’abbordaggio di mercoledì da parte dei militari israeliani e i due giorni di detenzione in carcere.
Il gruppo si è dapprima imbarcato su un volo charter della Turkish Airlines partito alle 13.40, le 12.40 in Italia, dall’aeroporto di Eilat diretto a Istanbul e quindi, con l’assistenza di un team del Consolato Generale d’Italia in Turchia, trasferito su altri due voli per il rimpatrio, uno per Roma e l’altro per Milano.
Silvia non sarebbe ancora rientrata ad Ancona, ma di certo sta bene ed è stata accolta come gli altri attivisti da eroina.
Altri 15 italiani, che non hanno invece firmato il foglio di rilascio volontario, dovranno attendere l’espulsione per via giudiziaria, che avverrà la prossima settimana.