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Una storia i cui contorni sono ancora tutti da chiarire ma che ha scosso la tranquillità di Camerino, città universitaria della provincia maceratese. Uno studente universitario di 39 anni è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’episodio si sarebbe verificato durante una serata trascorsa in un locale. Qui, l’uomo avrebbe conosciuto una donna di 30 anni, con la quale avrebbe trascorso parte della serata, entrambi consumando diversi drink. A un certo punto, la ragazza si sarebbe allontanata verso i bagni pubblici, seguita dallo studente, e lì si sarebbe consumata la violenza. L’allarme è stato lanciato dalle urla dell’amica della vittima, che ha attirato l’attenzione di due passanti. Subito è stata chiamata un’ambulanza, e la donna è stata trasportata prima all’ospedale di Camerino, poi a quello di Macerata per ulteriori accertamenti. I sanitari, dopo le prime cure, hanno allertato i carabinieri, che hanno proceduto con l’arresto del sospettato, portato immediatamente in caserma.
Il pubblico ministero, Rosanna Buccini, ha disposto gli arresti domiciliari per lo studente, in attesa dell’udienza di convalida che si è tenuta il giorno successivo. Durante l’udienza, il 39enne ha negato ogni accusa, affermando di aver cercato soltanto di soccorrere la donna, che si sarebbe sentita male a causa dell’alcol. Nonostante le sue dichiarazioni, il giudice per le indagini preliminari, Daniela Bellesi, ha convalidato l’arresto e disposto la sua detenzione in carcere a Montacuto.
L’avvocato difensore, Alessia Giampaoli, ha annunciato che impugnerà l’ordinanza, sostenendo che il suo assistito avrebbe dovuto ricevere una misura meno afflittiva, come gli arresti domiciliari.

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