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CGIL e UIL: «Cambiare la manovra e affrontare le emergenze economiche nelle Marche»
FABRIANO – Alta partecipazione allo sciopero generale indetto da CGIL e UIL e grande adesione alla manifestazione regionale in corso a Fabriano. Migliaia di lavoratori si sono uniti al corteo, inviando un segnale forte al Governo e alla Regione Marche. Le due organizzazioni sindacali hanno organizzato l’astensione dal lavoro per protestare contro la manovra economica, ritenuta insufficiente per affrontare il carovita e il calo del potere d’acquisto delle famiglie.
Dai primi dati delle principali aziende marchigiane e degli enti locali emergono percentuali di adesione significative. Tra i settori più rappresentati: alla Poltrona Frau ha scioperato il 75% dei lavoratori, alla Clabo e alla Compagnia Portuale il 65%, mentre al Gruppo Ariston l’80%. Percentuali record per CRN e Alluflon, con il 92%, e Le Macchine Celibi, dove l’adesione ha raggiunto il 100%. Anche nel pubblico impiego, come al Comune di Pesaro e all’Azienda Ospedaliera Regionale, si è registrata una partecipazione del 20%.
«Le preoccupazioni espresse dai lavoratori durante le assemblee si sono dimostrate fondate – ha dichiarato Giuseppe Santarelli, segretario generale CGIL Marche – La straordinaria adesione allo sciopero conferma quanto sia sentito il bisogno di misure efficaci contro il carovita e il calo del potere d’acquisto. Il Governo può ancora modificare questa manovra, mentre la Regione deve giocare un ruolo più incisivo nel contrastare la crescente povertà e sostenere un piano industriale mirato per le Marche».
Claudia Mazzucchelli, segretaria generale della UIL Marche, ha sottolineato il valore della mobilitazione: «Nonostante chi continua a decretare la presunta crisi del sindacato, la partecipazione massiccia di oggi testimonia che i lavoratori sono pronti a difendere il lavoro e i propri diritti. Questo è il riconoscimento dell’importanza del sindacato, in contrasto con il discredito che sta investendo la politica, come dimostra il crescente astensionismo elettorale. Continueremo a batterci contro le disuguaglianze sociali ed economiche, che stanno raggiungendo livelli insostenibili anche nella nostra regione».
Il corteo di Fabriano rappresenta una risposta collettiva e determinata alle difficoltà economiche che stanno mettendo in crisi famiglie e imprese, sottolineando la necessità di un cambiamento nelle politiche economiche nazionali e regionali.