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“Ti mando al camposanto”. È la frase che nessuna mamma vorrebbe sentirsi dire dal proprio figlio. Un inferno vissuto da un’anziana di Tolentini. Il figlio, 48 anni, è stato arrestato dai carabinieri per aver violato il divieto di avvicinamento alla madre, una misura restrittiva che gli era stata imposta solo pochi giorni prima. Il provvedimento, che prevedeva anche l’uso di un braccialetto elettronico, era stato disposto in seguito a episodi di minacce e violenze fisiche nei confronti della donna.
L’indagine ha ricostruito una serie di comportamenti aggressivi da parte dell’uomo, culminati in un’aggressione avvenuta durante le festività di Capodanno. Secondo quanto emerso, l’uomo, sotto l’effetto dell’alcol, avrebbe colpito la madre al petto con un pugno, causandole la frattura dello sterno e una prognosi di 30 giorni. Non sarebbe stato un caso isolato: già il 30 novembre l’uomo aveva minacciato la donna con frasi intimidatorie e atti di violenza, spingendola a rifugiarsi in camera da letto per proteggersi.
Nonostante il divieto di avvicinamento emesso lunedì scorso, l’uomo ha violato la misura, costringendo le autorità a intervenire nuovamente. Dopo l’arresto, il giudice ha convalidato la misura cautelare, disponendo la detenzione in carcere in attesa della prossima udienza, fissata per il 13 febbraio.
La vicenda mette in luce la necessità di interventi rapidi e incisivi per tutelare le vittime. Il comportamento aggressivo dell’uomo, attribuito in parte all’abuso di alcol, evidenzia anche un problema sociale più ampio, che richiede maggiore attenzione e prevenzione.