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SENIGALLIA - Giornata movimentata a Senigallia per la seduta del Consiglio Grande dedicato al nuovo ponte Garibaldi.
Il Consiglio Grande è il massimo organismo di partecipazione attraverso il quale i consiglieri comunali e la Giunta ascoltano le proposte e gli orientamenti della comunità locale su questioni importanti che riguardano la vita dei residenti.
La seduta straordinaria dell’assise, che aveva solo potere consultivo, ha previsto la possibilità da parte di portatori di interessi che si sono preventivamente prenotati, di rivolgere domande ai prestigiosi relatori, come il governatore e Commissario straordinario all’emergenza Francesco Acquaroli ed il suo vice Stefano Babini.
Non sono mancate però le polemiche, soprattutto da parte del Pd che ha avuto la possibilità di intervenire solamente come gruppo consiliare.
Tra i numerosi presenti in aula anche il vice presidente del consiglio regionale delle Marche Maurizio Mangialardi che, come terza carica istituzionale regionale protesta per non avere avuto l’autorizzazione dal presidente del consiglio comunale di Senigallia Massimo Bello di intervenire e porre domande.
Il presidente Acquaroli ha affermato: "Nessuno mi convincerà a fare un’opera in deroga alle norme sulla sicurezza".
"Non ci sarà mai il rischio zero - ha aggiunto il governatore - ma dobbiamo intervenire per dare sicurezza a questo territorio che ha visto 13 vittime e danni per milioni di euro. Non c’è economia, non c’è bellezza, non c’è turismo se non c’è prima la sicurezza. E questo significa fare il ponte rispettando le leggi sul franco idraulico".
Per la ricostruzione post alluvione il governo Meloni ha stanziato 400 milioni di euro, destinati alla messa in sicurezza di tutta la vallata dei fiumi Misa e Nevola. A questo ha fatto riferimento il governatore marchigiano: "E’ un’opportunità che non si era mai verificata prima su questa valle - ha concluso - Se oggi dite no a questo progetto di ponte, l’unico possibile, lascerete un buco profondissimo. Senza queste opere di messa in sicurezza, la città vivrà nell’incertezza. Spero che ciò non avvenga". 

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